Arzano, agguato al bar: morto in ospedale Salvatore Petrillo

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Arzano, morto Salvatore Petrillo dopo l’agguato al Roxy Bar. Il 29enne era ricoverato presso il nosocomio giuglianese da cinque giorni.

L’agguato del 24 novembre. L’agguato risale a mercoledì scorso, quando entrarono in azione almeno due sicari con volto coperto che spararano all’impazzata all’interno del locale

E’ morto all’ospedale di Giugliano Salvatore Petrillo, 29 anni.

Salvatore Petrillo era il nipote di Pasquale Cristiano, il boss protagonista della sfilata in Ferrari alcuni mesi fa, quando attraversò Arzano per la Prima Comunione del figlio. (Teleclubitalia)

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Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Petrillo era nipote di Pasquale Cristiano, ritenuto a capo del gruppo criminale che ha la sua roccaforte nel rione "167" di Arzano. (Sky Tg24)

Dopo l’agguato, il corpo di D’Andò venne letteralmente sepolto in un campo di Arzano e lì rimase per ben otto anni. La Corte d’assise d’appello, terza sezione, a inizio gennaio, quando non ancora non era divampata l’emergenza Coronavirus, di fronte a Belgiorno, aveva ritenuto che fosse compatibile col carcere. (Stylo24)

A cura di Pierluigi Frattasi. Non ce l'ha fatta Salvatore Petrillo, 29 anni, nipote del boss della 167 di Arzano, e reale obiettivo, secondo gli investigatori, della sparatoria nel Roxy Bar di Arzano avvenuta la sera di mercoledì scorso, 24 novembre 2021. (Fanpage)

In questo locale ho investito tutto, c’è tutta la mia vita». «Perché, chi frequenterebbe un bar in cui si rischia la vita?» si chiede Savorra (Il Riformista)

Decine di militari stanno setacciando i rioni ritenuti più sensibili e tra questi quello della “167”. ADS. . In arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Napoli un 31enne del posto, già sottoposto ai domiciliari e ritenuto vicino al clan “Amato Pagano”. (Cronache della Campania)

E anche se aleggia ancora un pesante cappa di terrore su tutta la città, che teme da un momento all'altro la risposta all'agguato di mercoledì sera, c'è chi tenta una svolta, stringendosi intorno ad Armando, il titolare del locale, ancora sotto choc per quanto accaduto. (Il Mattino)