Marijuana e fertilità, ecco cinque cose che devono sapere le donne e gli uomini che fumano

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in foto: Il consumo di marijuana non provoca danni alla salute. Il consumo di marijuana è ormai una questione globale, ma che effetti ha sulla fertilità di uomini e donne?

Marijuana, cannabis, THC e CBD.

Da anni gli scienziati studiano gli effetti della marijuana che, secondo gli studi pubblicati, influenza negativamente la fertilità.

A queste domande rispondono gli scienziati che ci svelano 5 cose che dobbiamo sapere se stiamo pensando di avere un figlio e fumiamo marijuana. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

In altre parole è come se fosse un Thc più potente, con la stessa capacità di azione ma a dosi molto più basse. Scoperti due nuovi fitocannabinoidi della cannabis: uno è il tetraidrocannabipherolo (Thcp), che ha un’attività psicotropa 33 volte maggiore rispetto al più noto tetracannabinolo (Thc), e l’altro è il Cbdp. (L'HuffPost)

Si dimentichi, per un attimo, la dimensione di illegalità in cui spontaneamente si categorizza un argomento come questo. I due cannabinoidi, scoperti grazie a nuove tecniche di spettrometria di massa dal gruppo di ricerca del Dott. (ModenaToday)

Isolati e identificati per la prima volta al mondo due nuovi fitocannabinoidi dalla Cannabis Sativa. La scoperta, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, apre nuove strade verso la comprensione dell'efficacia in ambito terapeutico della cannabis, come la terapia del dolore, l'epilessia o il trattamento di ansia e depressione. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Lo studio, condotto in vitro e sui topi, ha mostrato che il Thcp ha un'interazione con i recettori dei cannabinoidi 33 volte superiore rispetto al Thc. (Il Mattino)

Marijuana e fertilità: il THC agisce sugli organi riproduttivi. La marijuana influenza l’ovulazione. La marijuana può ritardare o prevenire l’ovulazione. (Galileo)

Cannabis, scoperte due nuove sostanze: una è 33 volte più potente del Thc. Lo studio, condotto in vitro e sui topi, ha mostrato che il Thcp ha un'interazione con i recettori dei cannabinoidi 33 volte superiore rispetto al Thc. (Il Messaggero)