«Noi, sacerdoti ortodossi fatti prigionieri dai russi»

Avvenire ESTERI

«Erano sconvolti dal fatto che i sacerdoti dei patriarcati di Mosca e Kiev, pur separati, non coltivassero inimicizie».

La dura prigionia dei pope ortodossi ucraini è uno dei capitoli più crudi di questa guerra.

Il calvario di padre Olexandr si è concluso pochi giorni fa, quando sono arrivati i delegati della Croce rossa internazionale a concludere uno scambio di prigionieri

Dopo l’attacco russo la parte ucraina aveva annunciato la morte delle guardie di frontiera. (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

L’estate è vicina e la stanchezza degli ultimi due orribili anni, segnati prima dal Covid e poi dal conflitto scatenato da Mosca, è tanta Ci stiamo abituando alla guerra in Ucraina, ormai una dicitura, una didascalia che cristallizza la distanza. (LaC news24)

L’esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale”. L’alto prelato ha raccontato che durante l’assalto a Kiev delle truppe russe non pensava che sarebbe “riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata. (Il Fatto Quotidiano)

(Nella foto l’arcivescovo di Kiev mentre benedice alcune salme a Bucha) L’arcivescovo di Kiev ha detto che non pensava che sarebbe “riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata. (Secolo d'Italia)

Anche se sembra inaccettabile, una fossa comune in sé non è un crimine di guerra. In Bosnia nel luglio del 1995, circa ottomila uomini e ragazzi musulmani furono ammazzati in piccoli gruppi o uno alla volta. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Al contrario i russi, dopo essere stati costretti a ripiegare da Kharkiv, sono concentrati più che mai per ottenere il completo controllo del Donbass, ma le forze di difesa resistono e li rallentano. Nel frattempo sono in corso trattative per l’evacuazione di almeno 60 persone, i feriti più gravi ed i medici (Giornale di Sicilia)

L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale" Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo in cui ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente gettandola in fosse comuni". (Gazzetta di Parma)