L’alto prelato ha ammesso che non pensava che sarebbe «riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata». Ci stiamo abituando alla guerra in Ucraina, ormai una dicitura, una didascalia che cristallizza la distanza. L’estate è vicina e la stanchezza degli ultimi due orribili anni, segnati prima dal Covid e poi dal conflitto scatenato da Mosca, è tanta Orrori senza eco.
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Fornito da Avvenire. Quando il calcio del fucile gli ha quasi sfondato le tempie, padre Alexander è stramazzato a terra. Ha solo avuto il tempo di domandare al soldato russo: «Perché picchiate anche i preti?». La dura prigionia dei pope ortodossi ucraini è uno dei capitoli più crudi di questa guerra. Padre Oleksandr racconta che tutti gli arrestati sono stati rinchiusi in una cella, senza distinzione tra religiosi e militari combattenti Dopo l’attacco russo la parte ucraina aveva annunciato la morte delle guardie…
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In Bosnia nel luglio del 1995, circa ottomila uomini e ragazzi musulmani furono ammazzati in piccoli gruppi o uno alla volta. Anche se sembra inaccettabile, una fossa comune in sé non è un crimine di guerra. "In una fossa comune abbiamo trovato cinquecento corpi, gli uomini avevano i polsi legati dietro la schiena ed erano stati giustiziati con un colpo alla nuca". Ancora oggi vengono scoperte fosse comuni, e continua il lavoro improbo per identificare i corpi, ormai…
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E ogni giorno i «rifiuti umani» aumentano, mentre la diplomazia di guerra - travestita da diplomazia di pace - seguita a giocare sporco. Soldati (russi e ucraini) «gemellati» nel massacro, insieme con i cadaveri più innocenti di tutti: i corpi dilaniati dei civili. Vittime e carnefici, stesso destino insanguinato che il distopico «pacifismo delle armi» allungherà chissà fino a quando. Umani, certo, ma pur sempre «rifiuti».
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ANSA Arcivescovo Kiev, 500 in fossa comune con colpo alla testa. - ROMA, 14 MAG - "In una fossa comune recentemente hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa. Lo rende noto il Segretariato dell'arcivescovo maggiore, con sede a Roma. E ha aggiunto: "Non pensavo che sarei riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata.
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Al contrario i russi, dopo essere stati costretti a ripiegare da Kharkiv, sono concentrati più che mai per ottenere il completo controllo del Donbass, ma le forze di difesa resistono e li rallentano. Sul fronte nord-orientale gli ucraini hanno riconquistato posizioni importanti e, secondo analisti militari Usa, «sembra che abbiano vinto la battaglia di Kharkiv». Nel frattempo sono in corso trattative per l’evacuazione di almeno 60 persone, i feriti più gravi ed i medici…
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Svjatoslav Shevchuk, l’arcivescovo cattolico di Kiev, si sente un sopravvissuto. «Sono stati 78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino». Kiev si sente una città, un luogo, da cui il Paese intero può ripartire, riprogettare un futuro, ma i drammi della guerra continuano a affiorare: «In una fossa comune hanno recentemente scoperto quasi 500 persone con le mani legate e una pallottola nella testa
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- ROMA, 14 MAG - "In una fossa comune recentemente hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa. Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo in cui ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente gettandola in fosse comuni". Lo rende noto il Segretariato dell'arcivescovo maggiore, con sede a Roma. L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale" E ha aggiunto…
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Anche perché a nessuna delle parti in causa converrebbe mostrare l’uso della tortura come arma sistematica applicata ai prigionieri. La conversazione degli orrori. In Siria e in Iraq le torture inflitte ai prigionieri venivano ostentate dall’Isis sui propri canali social. A rivelarlo sono stati i servizi di Kiev, secondo cui il protagonista di questa vicenda si chiama Konstantin Solovyov, un soldato russo appartenente all’11esimo corpo di armata dell’esercito di Mosca
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Kiev – “Abbiamo prove di orribili abusi sui prigionieri di guerra”. Lo ha denunciato l’arcivescovo di Kiev nel 78esimo giorno di guerra in Ucraina. “Siamo particolarmente preoccupati per i nostri prigionieri di guerra, di cui non abbiamo informazioni complete. Questi fatti diventeranno noti all’umanità a tempo debito e devono anche essere condannati come crimine contro l’umanità e come violazione delle regole di guerra”.
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«Erano sconvolti dal fatto che i sacerdoti dei patriarcati di Mosca e Kiev, pur separati, non coltivassero inimicizie». La dura prigionia dei pope ortodossi ucraini è uno dei capitoli più crudi di questa guerra. Il calvario di padre Olexandr si è concluso pochi giorni fa, quando sono arrivati i delegati della Croce rossa internazionale a concludere uno scambio di prigionieri Dopo l’attacco russo la parte ucraina aveva annunciato la morte delle guardie di frontiera.
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L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale". Le parole dell'arcivescovo di Kiev. Sviatoslav Shevchuk ha ammesso di aver pensato che non sarebbe "riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata. Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come "78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino".
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L’arcivescovo di Kiev ha detto che non pensava che sarebbe “riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata. “La portata delle uccisioni illegali, compresi gli indizi di esecuzioni sommarie nelle aree a nord di Kiev, è scioccante. (Nella foto l’arcivescovo di Kiev mentre benedice alcune salme a Bucha) Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come “78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno…
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Vuol dire che sono state assassinate in un modo crudele, nello stesso modo come ai tempi di Stalin assassinarono gente innocente e li mettevano nelle fosse comuni". Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come "78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino". "In una fossa comune recentemente hanno scoperto quasi 500 persone con le mani legate e con una pallottola nella testa.
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Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra in Ucraina , come “78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino” L’esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale”. L’alto prelato ha raccontato che durante l’assalto a Kiev delle truppe russe non pensava che sarebbe “riuscito a sopravvivere perché la capitale in tre giorni era quasi circondata.
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E la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in un tweet, oggi ha riferito: "Abbiamo già oltre 10mila casi in corso di crimini di guerra e già 40 sospettati". Roma, 14 maggio 2022 - Nuovi orrori dall'Ucraina. Nelle scorse ore si è aperto il primo processo in un tribunale ucraino contro un militare russo E ha aggiunto: "Sono sicura che nel prossimo futuro vedremo altri casi approdare nei tribunali e autori dei crimini comparire davanti a…
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Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina si è infine appellato anche alla solidarietà della Chiesa italiana per accogliere i rifugiati Monsignor Shevchuk ha definito i 78 giorni di guerra, come "78 giorni di lacrime, di fiumi di sangue che scorrono sul terreno ucraino". L'esercito ucraino è stato capace di fermare i carri armati russi a 50 chilometri dalla nostra cattedrale". Lo ha riferito l'arcivescovo…
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Ora, i negoziati si stanno concentrando, per trovare un’accordo per l’evacuazione di 60 persone dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol. Tra Russia e Ucraina, durante i 70 giorni di conflitto, di tentativi di trovare accordi e trattative di pace sono stati molti, ma senza un’esito positivo generale. Condividi l'articolo. L’interno distrutto dell’acciaieria Azovstal. Come in ogni conflitto che si rispetti, i tavoli di trattativa sono i punti di…
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Primo contatto tra Pentagono e Cremlino, con la telefonata partita dagli Stati Uniti con la richiesta di cessate il fuoco. Kharkiv è stata liberata, mentre a Mariupol naufragano ancora i tentativi di evacuare la fonderia. Ore 11.58 Kiev, trattative in corso per evacuare 60 persone da Azovstal. Sono in corso trattative per evacuare 60 persone dall'acciaieria Azovstal. Ore 11.15 Zelensky, Russia non riesce a vincere e sfoga sua…
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L'arcivescovo Shevchuk interviene in collegamento da Kiev al convegno Cei. «Ringrazio il Signore di essere qui a dialogare con voi – riprende Shevchuk –, considero un dono del Cielo potervi raccontare la nostra storia» «78 giorni di guerra – riprende il pastore dei greco-cattolici ucraini in ottimo italiano – sono stati 78 giorni di lacrime e di sangue della nostra gente. Parlare con voi a distanza dopo 78 giorni di guerra, disponendo ancora di luce e collegamento Internet, mi pare un miracolo.
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Al termine del video, monsignor Shevchuk ha poi lanciato una denuncia su quel che accade agli ucraini dopo essere evacuati in Russia: «Oggi loro si trovano nei cosiddetti campi di filtrazione, ma in realtà si tratta dei campi di concentramento siti sul territorio russo. Da lì, dopo interrogatori e torture, vengono trasferiti nelle vaste distese dell’Est della Russia». Leggi…
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