VIDEO / Coronavirus, Conte: “Ecco cosa intendiamo per congiunti. Niente feste”

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Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Milano, dove ha ricordato che “un quarto dei contagiati è negli appartamenti”

“Lo preciseremo presto, ma non significa che si può andare a casa di amici, a fare delle feste.

Si andranno a trovare persone con cui ci sono rapporti di parentela o stabili relazioni affettive”.

(fcinter1908)

Su altri giornali

"Se vuoi bene all'Italia mantieni le distanze", lo slogan più volte ripetuto dal capo del governo. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ieri sera ha confermato che la fase 2 dell'emergenza coronavirus partirà il 4 maggio, con la riapertura di una serie di attività produttive. (FirenzeToday)

rticolo 1. Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale. 1, comma 1, lettera a), del presente decreto. (CiaoComo.it)

E laddove, non solo con le mascherine, si è stati troppo troppo vaghi, saranno regioni e comuni a colmare i vuoti. E soprattutto la convivenza con il Covid 19 affidata al solo distanziamento sociale e al buon senso dei cittadini. (RomaToday)

Il nuovo provvedimento consente, già da oggi, il riavvio delle attività legale alle manifatture e all’edilizia, compresi i cantieri pubblici. Ci sono dei ritardi e di questi ritardi mi scuso personalmente”, ha sottolineato il presidente Conte che ha poi annunciato che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi. (LA NOTIZIA)

Il Presidente del Consiglio ha poi aggiunto: "Non buttiamo a mare tutti i sacrifici fatti, la Fase 2 è quella della convivenza con il virus non della liberazione, ce lo dobbiamo dire chiaro e forte". A dirlo è il premier Giuseppe Conte, giunto nella giornata di Lunedì 27 Aprile in Lombardia, la prima volta dall’inizio dell’emergenza legata al COVID-19. (iL Meteo)

Tant'è, che in serata il premier vola a Milano per spiegare, proprio nella Regione più colpita dal virus, la linea scelta. Il premier domenica sera ha fatto appello alla collaborazione a non andare in ordine sparso. (Il Gazzettino)