Coronavirus in Lombardia, oltre due milioni di indispensabili: chi lavora ai tempi del blocco

La Repubblica INTERNO

La più "indispensabile" , almeno in termini di percentuale delle aziende coinvolte è quella di Sondrio con il 68 per cento delle aziende funzionanti.

A Brescia il numero delle aziende in attività è più basso che nelle altre provincie colpite dal virus: solo il 43,3.

La meno "indispensabile" è la provincia di Mantova dove sono in funzione il 39,2 per cento delle aziende.

In provincia di Lodi, primo focolaio della malattia, lavora addirittura il 63 per cento delle aziende, quasi due su tre. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

I nuovi comparti per cui scatterà la chiusura dovranno sospendere l’attività da sabato 28 marzo, compresa la spedizione della merce in giacenza. I codici Ateco entrati, quelli usciti e quelli circoscritti, mentre cresce il lavoro dei prefetti. (Startmag Web magazine)

Il primo passo è di mettersi a lavorare sull'elenco delle attività essenziali e su quelle che ad oggi possono fermarsi per qualche giorno". Il rischio è che tutte le aziende che hanno un minimo collegamento con attività consentite chiedano comunque di produrre al 100%. (Tiscali.it)

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico. Forma Giuridica: Normativa - Decreto Ministeriale. (Fiscoetasse)

Il primo passo è di mettersi a lavorare sull’elenco delle attività essenziali e su quelle che ad oggi possono fermarsi per qualche giorno”. . . – ROMA, 24 MAR – “Alcune imprese stanno cambiando il loro codice Ateco per poter continuare a produrre. (Libertà)

Coronavirus, le novità sulle attività produttive essenziali. È stato così ridotto il numero di chi può rimanere aperto. (Il Reporter)

Instabilità che ha travolto anche i codici Ateco, approvati domenica sera (dopo un lungo negoziato, durante il quale tanti codici sono entrati papi ed usciti cardinali) e già cambiati, modificati e integrati mercoledì. (Open)