Vaccinazioni a rilento, Saltamartini freme "Li compro dalla Pfizer come vuol fare Zaia"

il Resto del Carlino SALUTE

Dobbiamo andare più veloci, più veloci, più veloci.

Filippo Saltamartini, assessore alla regione delle Marche, ex vicequestore di polizia ed ex senatore centrodestra, è in viaggio: "Le vaccinazioni vanno lente.

Vanno solo autorizzati e prodotti

(il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri media

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, l'ha confidato ieri a Lucia Annunziata durante Mezz'ora in più su Rai Tre (GUARDA LA PUNTATA). Ossia: se, al di là dei contratti europei, sul mercato ci sono davvero vaccini anti-Covid, qualcun altro potrebbe comprarli. (Il Gazzettino)

Sale così a 325.789 il numero dei casi totali, mentre per quanto riguarda le vittime sono 9.701 dall'inizio della pandemia. Sono 18 i morti registrati nelle ultime 24 ore nella regione. (Adnkronos)

Sul Corriere della Sera il governatore del Veneto Luca Zaia solleva il problema dell’emergenza vaccini e della necessità di cambiare passo nelle somministrazioni. “E’ un’iniziativa lodevole – spiega Zaia – e ci permette di far chiarezza. (L'agone)

Sempre Segato torna alla carica per ottenere sia dal nuovo Governo e sia dalla Regione Veneto l’autorizzazione per poter tenere aperti i locali anche alla sera, fino alle 22. Di conseguenza sarebbe più che giusto vaccinarli subito con una campagna sanitaria ad hoc in grado di immunizzarli già entro la prossima primavera». (il mattino di Padova)

Stabile invece il numero dei pazienti in terapia intensiva, 133 in totale. Emilia Romagna arancione da domenica 21 febbraio: liberi tutti nell'ultimo giorno giallo. I pazienti Covid positivi nei reparti sono 872, di cui 772 in area non critica (-18) e 100 nel reparto di terapia intensiva (+2). (il Resto del Carlino)

In Veneto si cominciano a vaccinare gli ultraottantenni partendo dai più giovani, per risalire indietro nel tempo fino alle coorti successive. In Emilia Romagna è avvenuto addirittura il contrario, visto che dal 15 febbraio hanno cominciato a prenotarsi i più anziani tra gli anziani, nati prima del 1936 (Il Fatto Quotidiano)