Olbia, dal fischietto di Nizzi a Navone sull'altalena: l'ironia le elezioni

Gallura Oggi INTERNO

Un fotomontaggio di Olbia Fantasy che lo vede da solo e pensieroso sull’altalena il giorno dopo le elezioni e che riprende un famoso meme

E cosi nelle bacheche e sui cellulari circola insistentemente un fischietto con la foto del primo cittadino, a ricordare l’ormai famoso “fruscia fruscia”, pronunciata proprio da Nizzi all’indirizzo dei sostenitori dell’avversario politico durante il confronto politico del ’97 con Giampiero Scanu (Gallura Oggi)

Ne parlano anche altri media

A Capoterra gli elettori bocciano la sfida del Pd contro la nomenklatura locale. Il nuovo primo cittadino, in ogni caso, ha potuto misurare il proprio gradimento con la sua personale lista, ‘Pietro Morittu sindaco’ che ha chiuso al 12,87 per cento. (SardiniaPost)

Nizzi è sostenuto da Lega, Udc, Forza Italia e tre liste civiche, mentre il rivale non presentava simboli di partito Non è mancata qualche sorpresa in Sardegna alla chiusura delle urne, dopo le votazioni per scegliere 98 nuovi sindaci e altrettanti consigli comunali. (Il Fatto Quotidiano)

Olbia al centrodestra, Carbonia al centrosinistra, Capoterra al ballottaggio ma non con un peso tale da rovesciare gli equilibri rimasti più o meno invariati. Una cosa è certa: il risultato non sarà la somma matematica dei voti degli schieramenti, spaccati sul campo e dilaniati da enormi conflitti interni (Casteddu Online)

Nella notte sono arrivati i risultati definitivi: Nizzi ha raccolto 15.229 voti, pari al 52,08% delle preferenze. Settimo Nizzi riconfermato sindaco a Olbia. (Gallura Oggi)

Vince un centrodestra unito. Nizzi si riconferma sindaco di Olbia con il 52% prendendo poco più di mille voti in più dello sfidante di centrosinistra Augusto Navone che si è fermato al 47,9%. A Olbia la spunta Nizzi. (Tiscali Notizie)

Anche a Olbia i 5 Stelle in coalizione col centrosinistra non hanno fatto meglio: Augusto Navone ha ceduto fermandosi al 47,9% contro il 52,1% di Settimo Nizzi, centrodestra, al suo quinto mandato. In pratica, i due poli erano entrambi spaccati: determinanti per il ballottaggio i voti degli esclusi (LaPresse)