Maestra vaccinata non ottiene il Green pass, l'odissea di Teresa. "Pago per lavorare"

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È un’odissea senza fine quella vissuta da Teresa Anna De Vito, insegnante in una scuola dell’infanzia nel quartiere romano Nuovo Salario, sospesa tra certificati fantasma e risposte mai ottenute.

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Maestra vaccinata cade in una falla del sistema, niente green pass e accesso negato sul posto di lavoro.

Non riesce a entrare a scuola senza autocertificazione ma, nonostante abbia concluso il ciclo vaccinale, non riesce a scaricare il passaporto sanitario. (Zoom24.it)

La notizia riportata su altre testate

"Oggi chi entra in azienda si prenota con una app per evitare che gli uffici siano troppo affollati. "Siamo arrivati a questa decisione dopo un percorso che ha visto il coinvolgimento dei sindacati e anche dei dipendenti - ha spiegato De Rossi -. (Sky Tg24 )

Qui mi viene comunicato che avendo avuto il Covid, ero esonerata dalla seconda dose e mi viene rilasciato un green pass da guarigione della durata sei mesi a partire dalla positività. Il mio green pass scade pertanto il 13 settembre, esattamente tra pochissimi giorni! (Vivere Camerino)

Il green pass italiano è valido già dopo la prima dose. Inoltre sono d’accordo ad estendere il green pass a dipendenti esterni, genitori a scuola e anche nelle rsa” (Inews24)

Una difesa dell’obbligo vaccinale e del green pass per il Covid 19. Tale obbligo può essere percepito da alcuni come una limitazione del “diritto alla salute”, inteso come diritto al rifiuto del trattamento sanitario, di chi non vuole vaccinarsi, ma resta legittimo alla luce di quanto prescritto dal comma 2 art. (Quotidiano Sanità)

Il decreto approvato in Consiglio dei ministri prevede “l’obbligo del vaccino, e non del Green Pass”, come invece è previsto per i lavoratori in ambito scolastico coinvolti nel provvedimento varato nelle scorse ore. (Livesicilia.it)

Una settimana dopo la prima dose di Pfizer mi sono ammalata di Covid. Ho chiamato il numero dedicato del ministero e mi hanno detto che non erano in grado di aiutarmi. (La Stampa)