Salvini vuole la centrale nucleare in Lombardia: silenzio, imbarazzo e alcuni no dei sindaci leghisti

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Salvini vuole la centrale nucleare in Lombardia: silenzio, imbarazzo e alcuni no dei sindaci leghisti C’è chi risponde con un secco “no”, chi sceglie per il silenzio e chi analizza più accuratamente le parole del leader della Lega.

Queste le reazioni dei molti sindaci della Lombardia, per lo più leghisti, alle parole del leader della Lega Matteo Salvini che questa mattina ha dichiarato: “Se metterei una centrale nucleare in Lombardia?

Così tra le alternative ha proposto una centrale nucleare"

A cura di Giorgia Venturini. (Fanpage.it)

Su altre fonti

Ed è secco il no del sindaco di Milano, Beppe Sala: «Per me è no, soprattutto perché c’è stato un referendum recente «Metterei una centrale nucleare in Lombardia? (Corriere della Sera)

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente della Lombardia, Raffaele Cattaneo, a margine del Pre Cop26 a Palazzo Marino a Milano. Per Cattaneo, “è ovvio che nessuno vorrebbe una centrale nucleare a casa sua – aggiunge Cattaneo – ma al tempo stesso nessuno vuole pagare la bolletta energetica il 50% in più (LaPresse)

Sì, che problema c'è". Nucleare, Salvini: "Una centrale in Lombardia? https://it.sputniknews.com/20210915/nucleare-salvini-una-centrale-in-lombardia-si-che-problema-ce-12913567.html. Nucleare, Salvini: "Una centrale in Lombardia? (Sputnik Italia)

“Regione Lombardia – ha spiegato l’assessore – è stata leader del percorso di sviluppo economico e sta investendo per essere leader anche di quello verso la transizione ecologica”. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Possibilmente — anche se i piani di realizzazione finirebbero per allungarsi a 15-20 anni — di quarta generazione. D’altronde una centrale nucleare è in grado di produrre energia elettrica per 8mila ore all’anno azzerando le emissioni (Corriere della Sera)

Nell’immediato, il governo è al lavoro per fronteggiare i forti rincari delle bollette previsti per l' autunno che, come ha annunciato nei giorni scorsi il ministro Roberto Cingolani, viaggerebbero attorno al 40% per l'elettricità e al 31% per il gas. (Il Manifesto)