Med-Dialogues, Massolo: "Serve un piano europeo per il Mediterraneo fino al Sahel"

la Repubblica INTERNO

Un'Italia che guardi di più ai suoi confini meridionali, e un'Europa in grado di allargare l'orizzonte della sua azione politica fino all'Africa subsahariana, al Sahel, ormai parte integrante del Mediterraneo. "C'è spazio per un salto di qualità simile a quello che Bruxelles ha fatto con il Next Generation Eu: un'agenda nuova basata sulla condivisione degli interessi", dice il presidente di Ispi Giampiero Massolo, alla chiusura dei lavori di Med Rome 2022, la conferenza sulla politica internazionale organizzata dall'Ispi e dalla Farnesina che ha portato al parco dei Principi decine di ministri e capi di Stato, ambasciatori, stakeholder, esponenti della società civile da tutto il Mediterraneo allargato. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

La premier: sui flussi non possiamo agire da soli, ci vuole più Ue sul fronte Sud. Tajani andrà in Libia Di Monica Guerzoni (Corriere della Sera)

Si può sintetizzare in questa frase, il principio che ha animato l’intervento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e chiuso l’edizione 2022 di Med Dialogues. Un discorso che ha fissato chiaramente la necessità di un approccio multilaterale alle grandi questioni che da decenni funestano il raggiungimento della pace e della prosperità in molti territori dell’area del cosiddetto "Mediterraneo allargato", senza dimenticare la scottante attualità delle ondate migratorie provenienti dall’Africa subsahariana e dei diritti civili negati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Vorremmo avere lavoratori che arrivano nel nostro Paese già formati". Il governo - dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani - sta studiando la strategia per il nuovo decreto flussi. (la Repubblica)

Milano, 4 dic. In quella che è sembrata un'introduzione di maniera all'intervento che ha chiuso l'VII edizione dei Mediterranean Dialogues, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, questa responsabilità, in realtà, se l'è assunta. (Libero Tv )

Francesco Grignetti In cima all’agenda dell’esecutivo la gestione dei flussi con l’Africa in vista dell’inverno. L’Italia mira a diventare un punto di riferimento per i Paesi pronti a cooperare (La Stampa)

/9 Ansa L’APPROCCIO – Una differenza di non poco conto rispetto alle altre compagnie, che avevano un approccio decisamente più colonialista. “Noi non entriamo più come degli estranei in questi Paesi ma in un ambito di cooperazione. (Sky Tg24 )