Migranti, Meloni: “Non possiamo gestire da soli flussi”

LaPresse INTERNO

Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo ai Med Dialogues 2022, a Roma.

Il Mediterraneo ha bisogno di essere percepito non come un luogo di morte causato da trafficanti di vite umane.

Ovviamente ci vuole più Europa sul fronte Sud come l’Italia rivendica da tempo: noi da soli non possiamo gestire un flusso con dimensioni ingestibili“.

Per questo che noi chiediamo che l’Europa rilanci una effettiva attuazione degli impegni presi da troppo tempo” ha poi aggiunto la premier

La premier: "Ue rispetti impegni presi da troppo tempo, indispensabile europeizzazione dei rimpatri". (LaPresse)

La notizia riportata su altri media

Francesco Grignetti Migranti, ecco il piano del governo sulla gestione dei flussi nel Mediterraneo (La Stampa)

Più l’area del Mediterraneo sarà stabile, più l’Europa sarà sicura. E viceversa. È attorno a questo concetto difficilmente confutabile che ha ruotato la due-giorni dei Med Dialogues, chiusa ieri a Roma da Giorgia Meloni. (Corriere della Sera)

/9 Ansa Mattei, il ricordo di Mattarella: "Costruttore della Repubblica" (Sky Tg24 )

Poterlo fare qui a Roma, nel cuore del bacino dove Europa, Africa e Asia si incontrano, per noi è un motivo di orgoglio ma, al contempo, la presa in carico di una grande responsabilità". Dialogare sulle sfide del Mediterraneo è un'occasione di confronto preziosa e irrinunciabile. (Libero Tv )

Un discorso che ha fissato chiaramente la necessità di un approccio multilaterale alle grandi questioni che da decenni funestano il raggiungimento della pace e della prosperità in molti territori dell’area del cosiddetto "Mediterraneo allargato", senza dimenticare la scottante attualità delle ondate migratorie provenienti dall’Africa subsahariana e dei diritti civili negati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Vorremmo avere lavoratori che arrivano nel nostro Paese già formati". Peccato che il problema, vista l'assoluta inadeguatezza degli uffici italiani a cui sono demandate le pratiche, non è formarli a casa loro ma, molto più banalmente, evadere la burocrazia che serve per farli arrivare a casa nostra. (la Repubblica)