Vincenzo Sofo lascia Matteo Salvini e Lega per i Conservatori: "Governare con la sinistra? Non mi fido"

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«Ho apprezzato molto il coraggio avuto dalla Meloni, scelta che evita a milioni di italiani di restare orfani di qualcuno che ne ne interpreti il malessere per questa operazione imposta dall'alto.

Eppure il Carroccio ha festeggiato il nuovo premier per il suo impegno contro l'austerity nel Recovery fund. «Non sono molto convinto di questa narrazione.

Per questo motivo ha scelto di lasciare il Carroccio e di navigare verso i conservatori di Ecr guidati, a livello internazionale, da Giorgia Meloni (Liberoquotidiano.it)

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La "Variante Lega" sulla copertina del nuovo numero dell’Espresso ha l’aspetto di un Giano bifronte: da una parte Matteo Salvini, dall’altra Giancarlo Giorgetti. E a due anime diverse, inconciliabili con un appoggio convinto al governo Draghi: con l’Europa o contro l’euro? (L'Espresso)

Matteo Salvini torna a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina. E avanza l'ipotesi di intitolarlo a Mario Draghi, il nuovo presidente del Consiglio. (Fanpage.it)

Sostiene Giancarlo Giorgetti che in politica ci sono due modi di confrontarsi con l’economia. Non parla molto, Giorgetti, ma quando sceglie di tirarla in lungo non lo fa mai per il gusto di intrattenere la platea. (L'Espresso)

Commenta così Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars della Lega, l’incontro tra Matteo Salvini e il presidente della Regione Nello Musumeci. «Sono molto soddisfatto dell’esito del lungo incontro tra il gruppo dirigente della Lega siciliano, il segretario Matteo Salvini e il presidente Musumeci. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Volendo andare al governo, coi poteri forti bisogna avere a che fare, ma non in modo supino», ha spiegato una volta a Varese-news. Un’ipotesi che sul fronte del centrosinistra portava intanto avanti Matteo Renzi, e che invece nella Lega era spinta in tandem prima da Salvini, poi da Giorgetti (L'Espresso)

Non tanto perché i numeri dicono che la Lega non è determinante negli equilibri della maggioranza, quanto perché il partito non seguirebbe Salvini in un eventuale strappo. Quantomeno, racconta Giorgetti, gli ha suggerito di fare «un passaggio» sull'immigrazione nella replica di due giorni fa alla Camera e «un passaggio» sullo sport in quella di ieri al Senato. (ilGiornale.it)