Vent'anni senza il gigante solitario, ritratto di Vittorio Gassman

Ma alla fine è stato tanto romano da meritarsi (come solo Anna Magnani e Marcello Mastroianni) una doppia targa stradale nelle vie della sua città adottiva.

È stato un gigante solo e forse proprio questo enorme vuoto che lasciava ogni volta che usciva di scena lo rapiva e terrorizzava insieme.

La Mostra di Venezia gli ha dato il Leone d’oro alla carriera nel 1996, ma poteva accorgersi di lui ben prima. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È quella che uno c’ha giorno per giorno. E anche la quintessenza del “cialtrone” di Gassman: «A Robe’, che te frega delle tristezze. (Rolling Stone Italia)

Vittorio Gassman è l’attore teatrale per antonomasia. È una specie di schizofrenia”, diceva del suo mestiere Vittorio Gassman. (Artribune)

Gassman sembrava un dio greco, l'incarnazione del teatro, svettava in un'Italia ancora piegata sotto le conseguenze della guerra persa. E' stato un gigante solo e forse proprio questo enorme vuoto che lasciava ogni volta che usciva di scena lo rapiva e terrorizzava insieme. (Ansa)

Seguirà, alle 17.00 “C’eravamo tanto amati”, uno dei capolavori di Ettore Scola con un super cast: Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi. (Digital-Sat News)

Con la commedia all’italiana da cui fu lanciato dal grande Monicelli nei “Soliti ignoti” invece il cattivo a volte vince nella società del boom,«In Nome del popolo italiano» come recita il titolo di un cult di Dino Risi che fu uno dei suoi registi complici e davvero amici. (Corriere della Sera)

Il Mattatore (1960) Nel film diretto da Dino Risi che riprende l’omonimo show televisivo di enorme successo, Vittorio Gassman muta pelle di continuo calandosi in una serie di personaggi truffaldini. Prima Vittorio Gassman cerca di attraversare la strada sulle strisce lanciando invettive agli automobilisti maleducati che attentano alla sua vita. (Ruoteclassiche)