Francia, il ministro Le Maire: "Ci saranno licenziamenti e fallimenti. Renault? Potrebbe non sopravvivere"

la Repubblica ECONOMIA

"Sì, la Renault potrebbe scomparire", ha detto Le Maire, aggiungendo che, tuttavia, il presidente della Renault Jean-Dominique Senard stava lavorando duramente su un nuovo piano strategico, e anche con il sostegno del governo francese.

Le Maire aveva anche detto a Le Figaro che non aveva ancora firmato un prestito di 5 miliardi di euro (5,5 miliardi di dollari) per la Renault, e che le discussioni stavano continuando. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Ed ha auspicato la necessità di interventi urgenti onde evitare il peggio, ossia: “potrebbe scomparire”. Che ha lanciato l’allarme di come Renault potrebbe scomparire. (Proiezioni di Borsa)

Questi dati dicono che la Germania sta attraversando la più grande crisi del mercato automobilistico dalla riunificazione avvenuta trent’anni fa. Ad aprile le case automobilistiche tedesche hanno quasi completamente cessato la produzione: sono uscite dalla catena di montaggio solo 10.900 auto (-97%). (L'HuffPost)

econdo un articolo dell’agenzia Reuters, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha sostenuto in un’intervista che la Renault (lo stato francese detiene il 15% delle azioni del gruppo) potrebbe fallire se non riceverà aiuti consistenti nel giro di breve tempo. (AlVolante)

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Per il ministro, il presidente della Renault Jean-Dominique Senard stava lavorando duramente su un nuovo piano strategico anche con il sostegno del governo francese, ma Le Maire aveva ammesso di non aver ancora firmato la garanzia di un prestito di 5 miliardi di euro (5,5 miliardi di dollari) per la Renault, le cui modalità erano ancora in discussione. (TG La7)

Venerdì prossimo 29 maggio il gruppo è chiamato a presentare il suo piano strategico con tagli valutati al momento per 2 miliardi di euro. In un’altra intervista, a Le Figaro, Le Maire ha detto invece che lo storico costruttore francese, di cui lo Stato detiene una quota del 15%, si «gioca la sua sopravvivenza». (Corriere del Ticino)