Sigarette elettroniche danni | Apple le vieta sul proprio store ufficiale

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA . Sigarette elettroniche danni, sotto accusa una sostanza specifica. Ovviamente per coloro che le avranno già installate in passato, tali applicazioni continueranno a funzionare.

Apple nello specifico dà vita ad una vera e propria campagna contro la sigaretta elettronica e danni riconducibili ad essa.

Le sigarette elettroniche richiedono infatti alcuni particolari tipi di liquido per essere utilizzate. (ViaggiNews.com)

La notizia riportata su altri giornali

La Iena Alessandro Politi ci spiega le ambiguità dietro questo fenomeno. Le Iene, puntata di domenica 17 novembre 2019: influencer e sigaretta elettronica. (SuperGuidaTV)

Per concludere questa guida,. Inoltre, se conosci una sigarette elettroniche piccole che è migliore di una qualsiasi delle sigarette elettroniche piccole che ho menzionato, non esitare a commentare, aggiungere le funzionalità e il motivo per cui è meglio e se sembra buono, Potrei sostituirlo o aggiungerlo a questo elenco di riepilogo! La migliore sigarette elettroniche piccole da acquistare nel 2019. (DaySicilia)

Apple rimuove tutte le app sullo ‘svapo’ dall’App Store. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, pare che l’azienda di Cupertino abbia deciso di intervenire in maniera preventiva rimuovendo dal proprio App Store tutte quelle applicazioni che, in un modo o nell’altro, hanno a che vedere con il mondo delle sigarette elettroniche. (Fidelity News)

Le app sono un mezzo molto usato tra i fanatici dello “svapo”. Non è consentito agevolare la vendita di marijuana, tabacco o sostanze controllate (ad eccezione delle farmacie autorizzate)». (Open)

Quali sono le app sulle sigarette elettroniche abolite da Apple. Per chi non lo sapesse, negli Stati Uniti d’America sono state ben 2.172 le persone affette da un malessere causato appunto dalla sigaretta elettronica. (TeknoKultura)

Allarme sigaretta elettronica: in Italia fa male? La sigaretta elettronica torna al centro dell’annoso dibattito “fa male oppure no”. (Money.it)