Referendum, i dubbi della Consulta. Rosso-gialli: avanti col Germanicum

Il Messaggero INTERNO

In più, ma su questo la Corte chiamata a decidere solo sull'ammissibilità non interverrà, «sarebbero forti i dubbi di incostituzionalità».

In base a ciò che filtra da palazzo della Consulta, i giudici sarebbero orientati a bocciare il referendum.

Perché la legge elettorale non può essere chiusa in due stanze fra tre partitini che vogliono tornare al proporzionale per salvare la poltrona.

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Se ne è parlato anche su altri media

"Questa decisione, insieme alla proposta della maggioranza di una legge elettorale proporzionale, apre definitamente le porte al ritorno della prima Repubblica" commenta l'azzeccagarbugli leghista Roberto Calderoli. (Today)

I partiti politici avevano trovato l’appoggio di otte Consigli regionali, governati tutti dal Centrodestra: Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria (in questo modo avevano evitato la complicata raccolta firme). (il Dolomiti)

Gli italiani hanno le idee chiare, settimana prossima lo dimostreranno in Emilia-Romagna mandano definitivamente in pensione il partito democratico e la sua politica da prima Repubblica». 51/2019 per la ridefinizione dei collegi in attuazione della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari. (Termoli Online)

Per garantire l’autoapplicatività della "normativa di risulta" - richiesta dalla costante giurisprudenza costituzionale come condizione di ammissibilità dei referendum in materia elettorale - il quesito investiva anche la delega conferita al Governo con la legge n. (Giornale di Sicilia)

«La Corte Costituzionale ha bocciato la richiesta di referendum sulla legge elettorale che aveva promosso la Lega. Salvini: «Vergognoso». . Consulta, Zingaretti: il bluff di Salvini è caduto. «Un altro bluff di Salvini è caduto. (Il Messaggero)

L’unica legge, dopo mesi di discussione, che tiene insieme i pezzi del governo. Come ha spiegato negli ultimi giorni Dario Franceschini, è un sistema che permette la corsa solitaria pur sapendo che dopo le elezioni si dovrà convergere. (Il Sole 24 ORE)