Il Papa e i politici: "Non servono parolai, ma basta insultarli"
"Noi siamo tanto abituati ad insultare i responsabili", "i qualificativi sono tanti ma non li dirò", ha commentato, invitando i cristiani a sostenere invece i politici con le preghiere, anche se la pensano diversamente.
Lo ha detto ieri papa Francesco nel giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo chiedendo ai cristiani di perseguire l’unità.
Poi sugli anziani: tanti "sono lasciati soli dalla famiglia come se fossero materiale di scarto". (QUOTIDIANO.NET)
Ne parlano anche altre fonti
CITTA’ DEL VATICANO – Nell’Angelus di domenica 28 giugno Papa Francesco si è soffermato sul Vangelo: “In questa domenica – sottolinea il Pontefice – risuona con forza l’invito a vivere in pienezza e senza tentennamenti la nostra adesione al Signore. (News Mondo)
Come pure per quanti sono stati colpiti dalle forti alluvioni nell’Ucraina occidentale: possano sperimentare il conforto del Signore e il soccorso dei fratelli”, ha chiosato Papa Francesco al termine dell’Angelus della domenica. (Il Riformista)
“Oggi abbiamo bisogno di profezia, di profezia vera: non di parolai che promettono l’impossibile, ma di testimonianze che il Vangelo è possibile. "Oggi abbiamo bisogno di profezia, ma di profezia vera: non di parolai che promettono l’impossibile, ma di testimonianze che il Vangelo è possibile. (AsiaNews)
– “Oggi abbiamo bisogno di profezia, di profezia vera: non di parolai che promettono l’impossibile, ma di testimonianze che il Vangelo è possibile. Così Pietro e Paolo hanno annunciato Gesù, da innamorati”. (Dire)
Così Pietro e Paolo hanno annunciato Gesù, da innamorati”. C’è sempre chi distrugge l’unità e chi spegne la profezia, ma il Signore crede in noi”. (La Difesa del Popolo)
Lo ha ricordato il Papa prima della recita dell’Angelus nella solennità dei santi Pietro e Paolo: “La cosa più importante della vita è fare della vita un dono. Il Signore gli concesse tante grazie e lo liberò dal male: fa così anche con noi. (Servizio Informazione Religiosa)