Massimo Bochicchio, l'ultimo mistero: gli strani affari con la cosca Santapaola

Repubblica Roma INTERNO

Mancava solo la mafia, per completare il ginepraio di nomi che affollano le centinaia di migliaia di pagine con cui gli investigatori hanno ricostruito le avventure di Massimo Bochicchio, il broker morto domenica scorsa in un

"Massimo Bochicchio sarebbe stato coinvolto in una vicenda dai profili fraudolenti nella quale avrebbe restituito solo il 40% di un investimento posto in essere per conto di G. (Repubblica Roma)

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Bochicchio scrive di avere avviato «la connessione alla piattaforma» e dice di essere «in attesa della notifica della conferma relativa al secondo trasferimento». Il medico legale Edoardo Bottoni, che ha effettuato l’autopsia, sottolinea che da un primo esame macroscopico non sono emerse tracce di malore evidente e fulminante. (ilmattino.it)

Pare che dovesse dei soldi ad alcuni esponenti della cosca mafiosa palermitana dei Santapaola. La questione emerge da un appunto informativo del II. (IlNapolista)

L'autopsia non ha rivelato cause di malore nel corpo del broker, che sarebbe morto a causa dei traumi dovuti all'incidente. Tuttavia, sono ancora tanti i dubbi che circondano questa morte, anche da parte di chi lo conosceva bene. (ilGiornale.it)

Nella vicenda di Massimo Bochicchio mancava solo la mafia. Il broker “truffatore” morto in un incidente con la sua moto a Roma “sarebbe stato coinvolto in una vicenda dai profili fraudolenti nella quale avrebbe restituito solo il 40% di un investimento posto in essere per conto di G. (OGGI)

Il giudice, però, lo aveva punzecchiato così: «Vabbé, questa però non è gente brutta brutta. Non è chiaro se Bochicchio conoscesse il passato di questo suo cliente che gli aveva affidato una somma non meglio precisata da investire. (ilmattino.it)

Perché rintracciare i soldi vorrebbe dire sciogliere i molti dubbi di una vicenda tanto intricata quando dolorosa. In un appunto della Finanza emerge che «Massimo Bochicchio sarebbe stato coinvolto in una vicenda dai profili fraudolenti — si legge — per conto di persone vicine alla cosca mafiosa dei Santapaola» (Corriere Roma)