Libia. Draghi vuole riportare l'Italia in partita

Avanti! INTERNO

Con questo nuovo approccio nasce la visita di ieri a Tripoli del Premier italiano Mario Draghi, la sua prima visita all’estero.

Equilibri quindi non di facile mantenimento, come era del resto prevedibile dopo la guerra civile, quelli disegnarti in Libia da Turchia e Russia.

Ed è su questa vitale risorsa che si misurerà la tenuta dell’accordo di Ginevra e il futuro del Paese.

Per Draghi un compito difficile e impegnativo ma il fatto di essersi mosso prima di Macron fa ben sperare che non si ripetano più gli errori del passato

La situazione in Libia, nonostante l’accordo per il cessate il fuoco e la formazione del nuovo Governo di unità nazionale, presenta ancora molti interrogativi. (Avanti!)

La notizia riportata su altri media

E ancora: “Il problema dell’immigrazione per la Libia non nasce solo sulle coste, ma si sviluppa anche ai confini meridionali. “Draghi esprime soddisfazione per il lavoro della Libia sui salvataggi? (Farodiroma)

Le donne e gli uomini che protestano non chiedono lavoro, ma possibilità di lavorare. Share 0 Condivisioni. 31 sec. “Le proteste dei commercianti a Lamezia, legittime e vibrate ma sempre composte, sono un segnale chiaro e inequivocabile. (Corriere di Lamezia)

(LaPresse) – “Comprendo la sofferenza dei cittadini, le difficoltà e il desiderio di ripartire. Fino al giorno in cui potremo tornare ad abbracciarci” (LaPresse)

Anche qui siamo di fatto pedine della nuova guerra fredda e di conflitti voluti e gestiti da altri La situazione libica sul campo per il momento è quella di uno stallo intorno a un sorta di “Linea Maginot”. (Quotidiano del Sud)

Si deve cogliere dunque l’opportunità del presente, ha insistito Draghi, “per ricostruire e guardare al futuro in Libia” ma per farlo, avverte, “il cessate il fuoco deve continuare e deve essere strettamente osservato”. (InfoAfrica)

Bengasi, Libia (The Associated Press) – Il premier italiano ha elogiato martedì la capitale libica, Tripoli, il suo primo viaggio all’estero da quando è entrato in carica, per gli sforzi del Paese nordafricano per frenare il flusso di migranti verso l’Europa. (Generazione Scuola)