M5s: un gruppo di Senatori fa causa collettiva contro l'espulsione

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Prevedere un automatismo fra l'espulsione dal movimento politico e l'espulsione dal gruppo parlamentare, significa violare una precisa norma costituzionale che è quella dell'articolo 67, che è la garanzia della Libertà di esercizio del mandato parlamentare di fronte al popolo italiano".

Granato: "Non mi aspettavo espulsioni, non farò ricorso". "Onestamente non mi aspettavo queste espulsioni dopo il voto contrario a Draghi. (Rai News)

La notizia riportata su altri media

Come dicono gli stessi esponenti espulsi dal M5S continueranno a dare voce a "tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dal Governo Draghi, ma che devono poter trovare espressione in Parlamento". (CataniaToday)

La possibilità che il gruppo si allarghi viene evidenziata per esempio da Jessica Costanzo, ex 5 Stelle ora al Misto, che su “Alternativa c’è” spiega che “è in fase avvio, bisogna programmare e strutturarsi. (Il Riformista)

“Guagliò, questo rischia di portarci via almeno il 5%” avrebbe detto Di Maio stando al Corriere in merito a un possibile nuovo partito dell’ex pentastellato, ma i voti potrebbero arrivare anche da fuori il Movimento 5 Stelle (Money.it)

Prima con 13 deputati e poi 6 senatori, nasce una nuova componente autonoma nel gruppo Misto, che si chiamerà "Alternativa c’è”, in antitesi al motto thatcheriano “there is no alternative”. Il senatore ex M5s Mattia Crucioli parla di “una riscossa popolare e democratica in tutta la nostra Repubblica” (Today.it)

I perché dei nostri lettori. “ Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato (La Stampa)

La richiesta dovrebbe essere comunicata dai deputati al termine dell’esame del Milleproroghe Da in alto a sinistra, in senso orario: Emanuela Corda, Andrea Vallscas, Pino Cabras, Massimo Baroni, Andrea Colletti e Alvise Maniero. (Corriere della Sera)