Napoli, guarita dal Covid ma prigioniera del Green pass sospeso: «Costretta a mettermi in ferie, chi mi risarc

ilmattino.it ESTERI

«Sono da una settimana prigioniera in casa del Covid - avverte sconsolata.

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Carmen Piccolo, napoletana, 31 anni, assicuratrice: tra Natale e Capodanno ha scoperto di essere positiva a Sars-cov-2 con un tampone praticato in farmacia.

Non può uscire né prendere i mezzi pubblici.

Negativa dal 4 gennaio ha ancora il green pass bloccato ed è stata costretta a chiedere le ferie per assentarsi dal lavoro dove sarebbe dovuta rientrare una settimana fa. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri media

Non solo, secondo quanto ci riferisce, alcuni di loro (visto che non sarebbe stato esplicitamente indicato nella lettera Asl) hanno sbagliato il termine quarantena e hanno autonomamente fatto un sempice tampone in farmacia. (OK!Mugello )

“I fatti: in data 7 gennaio, dopo aver constatato che i miei figli ed io eravamo affetti da sintomi influenzali, ci rechiamo presso un laboratorio analisi per sottoporci a tampone naso-faringeo. Questa mattina ho contattato nuovamente il laboratorio e la situazione non è cambiata: sono bloccati, non possono inserire in piattaforma (Primonumero)

Cinque giorni dopo la positività, sono stata contattata dalle Usca, per l'intervista di rito suppongo: mi hanno fissato un tampone molecolare il 7 gennaio. Il 27 dicembre ho fatto un tampone in Parafarmacia, perché non stavo bene, il risultato è stato subito positivo (peraltro ho foto tampone, con data e luogo). (IlPiacenza)

In una situazione simile anche Ludovica che, nonostante il tampone fatto in casa, grazie all'aiuto del medico curante è riuscita ad inserirsi nel sistema di segnalazioni dell'Asp, tra i positivi. “Ho fatto il tampone a casa perché stavo male – spiega a Gds. (Giornale di Sicilia)

«Noi siamo positivi - sottolinea - ma per una settimana avremmo potuto liberamente uscire senza che nessuno ci dicesse niente E al contrario il Pass dei genitori, positivi, non è stato sospeso. (ilGiornale.it)

Basti pensare che “non possiamo entrare al bar per prendere un caffè, siamo obbligati a delle rinunce perché siamo ancora senza green pass e nessuno ci dice cosa bisogna fare”. Ma al momento del tampone negativo il green pass non si è attivato automaticamente e quindi corse tra medici di medicina generale e Asl ma fino ad oggi nessuna risposta ‘definitiva’ (CasertaNews)