Salvini va in Vaticano con un occhio alle comunali. Il pretesto dell'Afghanistan

L'HuffPost ESTERI

“E’ stato lungo e cordiale in cui abbiamo parlato di tanti temi, non solo dell’Afghanistan”.

Un incontro annunciato nei tempi e nei contenuti dal leader Lega, Matteo Salvini.

All’incontro in ogni caso da parte vaticana hanno presenziato come testimoni anche due sacerdoti, di cui uno esperto in Medioriente.

Prima che accadesse un crescendo rossiniano di dettagli sulle agenzie di stampa, sui giornali ed in almeno due interviste. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Al "ministro degli Esteri" del Vaticano sarebbe stato consigliato di «ascoltare, di lasciare la parola all’ospite e di essere prudente, per evitare di trasmettere visioni internazionali della Santa Sede attraverso Salvini». (La Stampa)

Le parole del Segretario di Stato, tuttavia, rappresentano, seppur poche, una preziosa sponda per il leader leghista Immediata la risposta della Lega che ha espresso «grande soddisfazione e gratitudine» per le parole del cardinale Parolin. (il Giornale)

Un incontro con il numero due del segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, dove si è parlato di politica estera nel solco di quella “diplomazia parallela” che Salvini sta portando avanti da giorni a sostegno dell’iniziativa del G 20 a presidenza italiana sul futuro dell’Afghanistan. (Domani)

Ed è stato sempre lui a spalancare a Salvini i portoni di un certo volontariato che resta lontano dai riflettori. La via obbligata al centro. Nicola Ottaviani (Foto: A.S. (AlessioPorcu.it)

“Queste derive violente- osserva il cardinale – sinceramente non le capisco. Il Segretario di Stato Vaticano ha poi espresso “preoccupazione” per le “derive violente” dei no vax. (Imola Oggi)

Il cardinale: "Non capisco la violenza dei No Vax". Poi, a proposito di Covid, vaccini e Green Pass, Parolin ha detto: "Richiamiamo la dimensione etica del vaccino. (la Repubblica)