Nel 2023 vedremo la Tesla economica da 20.000 euro?

Fleet Magazine ECONOMIA

LA TESLA ECONOMICA NON SARÀ LA MODEL 2. Poco, quindi, si sa, di questa vettura, a partire dal fatto che non dovrebbe chiamarsi Model 2.

Sono queste le indiscrezioni sulla Tesla economica, di cui nulla si sa se non che sarà piccola e che sarà commercializzata con un prezzo intorno ai 25.000 dollari, circa 21.000 euro al cambio attuale.

E anche se non ci sono conferme ufficiali, nemmeno sull’anno di lancio, se dovesse arrivare davvero nel 2023 questo sarebbe molto indicativo. (Fleet Magazine)

La notizia riportata su altri giornali

Tuttavia, si lavora comunque sulla tecnologia: il futuro step chiamato Mark III si baserà su batteria e motori di produzione ZF, ritenuti ancora più efficienti. L’azienda austriaca Obrist, specialista dei motori endotermici e dei range extender, ha mostrato allo IAA Mobility di Monaco di Baviera una versione ibrida plug-in di una Tesla, nello specifico una Model Y secondo quanto riporta Autoevolution. (FormulaPassion.it)

POSSIBILI CARATTERISTICHE. Se queste nuove celle arriveranno davvero, la nuova Model 2 potrebbe avere un listino d’attacco di circa 25 mila dollari in Cina (pari a 21 mila euro). Parliamo della Tesla Model 2 il cui debutto è atteso, con tutta probabilità anche in Europa, nel 2023. (Motori News)

C'è chi sospetta che possa essere il primo vero flop del mondo Tesla, ma Elon Musk per il momento non è d'accordo, anzi: semplicemente si va al rinvio. Al centro delle attenzioni il discusso Tesla Cybertruck, quello che il gruppo ha immaginato come un super-veicolo iper-peculiare, con un design totalmente antagonista rispetto a qualunque standard antecedente. (Punto Informatico)

Lynch è entrato in Apple nel 2013 per gestire le iniziative dell’azienda in ambito smartwatch e salute; prima di Apple, ha lavorato con la società di software Adobe Inc (NASDAQ:ADBE). Movimento dei prezzi. (Benzinga Italia)

Finora la possibilità di ricaricare l’auto ai Supercharger è riservata solo a chi possiede una Tesla, ma il costruttore ha più volte ventilato la possibilità di aprire le sue colonnine a tutti, non certo per spirito di collaborazione ma per il guadagno che ne deriverebbe. (DMove.it)

Tesla “ibrida” made in Austria. Ad andare controcorrente è, in questo caso, un tecnico austriaco: Frank Obrist, a capo dell’omonima factory specializzata in progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle nuove tecnologie sostenibili. (Autoblog)