Carola Rackete e il coronavirus: "Italia e Europa usano la pandemia come scusa per non far entrare i migranti"

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All'attracco in porto Rackete venne arrestata.

Da allora si sa poco di ulteriori casi simili, perché gli occhi civili in mare sono indesiderati".

L'allora ministro degli Interni Matteo Salvini aveva rifiutato l'ingresso della nave in porto e durante più di due settimane di stallo la situazione a bordo era arrivata allo stremo.

Rackete è tornata a parlare e ancora ha il dente avvelenato con l'Italia che "nonostante sia al potere la nuova coalizione del governo italiano, nulla di fondamentale è cambiato all'interno dell'Ue e alle frontiere esterne dell'Ue. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

Malta, in primo luogo, ma anche altri stati europei, tra cui la Germania, stanno sfruttando la pandemia”. Per l’attivista antifascista “il razzismo strutturale è un problema tanto nell’Ue quanto negli Stati Uniti”. (Il Primato Nazionale)

«Non è cambiato nulla» dice Rackete dal 29 giugno 2019, quando era sbarcata senza autorizzazione a Lampedusa con 40 migranti a bordo, contravvenendo al divieto dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini (Open)

Così il 29 giugno 2019 Rackete fece attraccare la nave in porto senza autorizzazione e venne arrestata. Oggi all'alba la Mare Jonio ha salvato 43 persone, tra cui donne e minori, a circa 40 miglia a Nord di Zuara. (la Repubblica)

Spiegando la sua decisione di non rilasciare interviste un anno dopo il suo approdo a Lampedusa, Rackete afferma che ''questa storia, tuttavia, non dovrebbe riguardare affatto me. ''Un anno fa, sono entrata nel porto di Lampedusa senza autorizzazione, dopo che il mio equipaggio e io abbiamo salvato 53 persone dal naufragio e dopo che tutta l'Europa ci ha abbandonato per più di due settimane. (Adnkronos)

E lancia il grido di battaglia: «Come cittadini europei, dobbiamo interrompere questa politica! L'eroina delle Ong estremiste non ha dubbi: «Il razzismo strutturale è un problema tanto nell'Ue quanto negli Stati Uniti. (ilGiornale.it)

Annegano perché l'Europa nega loro l'accesso a rotte sicure e non lascia altro che rischiare la vita in mare. Un anno fa il caso Sea Watch. La capitana della Sea Watch 3 racconta anche quanto avvenne un anno fa, con il salvataggio dei migranti in mare e le due settimane nel Mediterraneo prima di approdare a Lampedusa, con le persone a bordo allo stremo. (Fanpage.it)