Papa a Cop25, azioni deboli sul cambiamento climatico

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"Gli studi - scrive Francesco - mostrano che gli impegni attuali degli Stati per mitigare il cambiamento climatico sono lontani da quelli necessari a ottenere gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi" nella Cop21 del 2015.

"La crescente consapevolezza" di un intervento sul cambiamento climatico "è ancora troppo debole, incapace di rispondere adeguatamente al forte senso di urgenza di mettere in campo rapide azioni richieste dai dati scientifici a nostra disposizione". (tvsvizzera.it)

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Nel 1958 il dato numerico consisteva in 315,3 parti di CO2 (anidride carbonica) per milione di volume (ppm). Cambiamenti climatici secondo alcuni studi l’ultimo decennio è “il più caldo”, diventato di grande attualità ed è un problema che oggi interessa l’intera umanità. (Webmagazine24)

Un progetto ambizioso, quello della Città metropolitana di Napoli, che può contare su notevoli risorse economiche: solo per i progetti di riforestazione sono stati messi sul piatto 70 milioni di euro. Perciò la Città metropolitana di Napoli ha concepito una vera e propria "strategia degli alberi" che prevede di piantare entro il 2021 tre milioni di nuovi alberi all'interno del suo territorio. (Ohga!)

"In questa prospettiva - dice Papa Francesco nel messaggio - dobbiamo chiederci seriamente se esiste la volontà politica di trovare con onestà, responsabilità e coraggio, le risorse per mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, nonché per aiutare i più poveri e le popolazioni più vulnerabili". (ACI Stampa)

E’ quanto denuncia il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti alla Conferena sul clima del Nazioni Unite (Cop 25), in corso a Madrid fino al 13 dicembre, e letto dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, all’apertura dei lavori. (Servizio Informazione Religiosa)

"Dimostrano quanto le parole sono lontane dalle azioni", prosegue Bergoglio. "Gli studi - scrive - mostrano che gli impegni attuali degli Stati per mitigare il cambiamento climatico sono lontani da quelli necessari a ottenere gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi" nella Cop21 del 2015. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Gli studi, prosegue, “dimostrano che gli attuali impegni assunti dagli Stati per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici sono ben lontani da quelli effettivamente necessari per raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’accordo di Parigi (Meteo Web)