Sconti sul Pos e tetto al contante a 2.000 euro: tutte le novità di luglio

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L'agevolazione sarà valida per le vacanze effettuate dal 1° luglio, appunto, fino al 31 dicembre 2020.

Questa volta, per chi non rispetta le disposizioni è prevista una multa, che può arrivare anche a 50 mila euro.

Tetto al contante scende a 2 mila euro. Da domani il tetto al contante, fissato nel 2016 a 3 mila euro, scenderà a 2 mila.

E, sempre dal 1° luglio, via libera anche al bonus vacanze che arriverà fino a 500 euro. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Per effettuare pagamenti pari o superiori a duemila euro, da mercoledì 1° luglio bisognerà usare strumenti tracciabili come bonifici, assegni, bancomat o carte di credito. Da mercoledì 1° luglio i contanti si potranno usare di meno: il tetto per i pagamenti cash, infatti, scende da 3.000 a 2.000 euro, come previsto dal decreto fiscale. (Today.it)

A partire dal prossimo 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021, i trasferimenti di denaro contante non potranno superare la soglia di 1.999,99 euro. Posso prelevare soldi sopra il limite dopo il 1° luglio? (Proiezioni di Borsa)

I due provvedimenti, com’è noto, sono entrambi finalizzati a incentivare i pagamenti nelle forme tracciabili e quindi non suscettibili di evasione fiscale. All’abbassamento della soglia entro la quale è consentito l’utilizzo del contante si aggiungerà, sempre a partire da domani, primo luglio, un incentivo fiscale per l’utilizzo dei pagamenti elettronici. (Wall Street Italia)

Dunque, professionisti e imprese sono obbligati ad accettare i pagamenti con moneta elettronica per potere accedere a questo nuovo credito d’imposta. Da oggi più moneta elettronica e meno contanti anche negli studi professionali e nelle imprese. (Corriere della Sera)

La decisione è stata presa per incentivare l’uso di strumenti di pagamento elettronici e contrastare l’evasione. Questo significa che da domani sul fronte Pos non cambier nulla, i negozianti potranno continuare a rifiutarlo e i consumatori non potranno n protestare n denunciare, in quanto a fronte di un obbligo lo Stato ha pensato bene di non prevedere alcuna sanzione per i trasgressori”. (Calabria News)

In base a questi dati, i commercianti potranno determinare la base di costi sostenuti sulla quale applicare il credito d'imposta al 30%. Si ripristinerà così quanto era stato deciso con il governo dei Professori di Mario Monti, mentre era stato Renzi a rialzare il tetto a 3 mila euro. (la Repubblica)