Come salvare i librai dalla crisi, ecco la libreria del futuro

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Libreriamo ECONOMIA

Infatti, i giovani che oggi si avvicinano al mondo delle librerie scelgono di aprire librerie più piccole, tendenzialmente a conduzione familiare e più orientate ai social media.

Accade infatti che le importanti librerie storiche sono gestite da una generazione di librai che non trova successori o qualcuno che subentri.

L’idea di una libreria piccola e a conduzione familiare costituisce una valida alternativa alle librerie del passato?

Dopo la chiusura della storica libreria Paravia di Torino, cresce la paura per le sorti delle librerie italiane nel prossimo futuro. (Libreriamo)

Su altri giornali

I ritmi imposti da Amazon. Paravia aveva chiuso il 28 dicembre per le festività, e non ha più riaperto le serrande al pubblico. Sonia ha spiegato il motivo per cui i clienti sono andati man mano a diminuire. (Open)

La crisi delle librerie dunque dipende anche dall’aver trasformato molti librai in semplici magazzinieri, chiamati a spostare pesi anziché fare quello che era ed è un mestiere bellissimo, visto che un libraio quando è davvero tale è anche un po’ uno psicologo o se preferite un medico dell’anima. (La Stampa)

Quello che si può fare non è piangere sul latte versato ma immaginare il futuro: siamo in una fase di passaggio e come succede in ogni fase di passaggio c’è qualcuno che resta triturato. La libreria Paravia di Torino dopo quasi 198 anni di storia ha chiuso i battenti, per le titolari, la situazione non era più sostenibile. (AGI - Agenzia Italia)

La libreria Paravia a Torino rappresentava un valore aggiunto per la città, si occupava anche di testi scolastici, facendo un lavoro forte nel mondo dell'istruzione. Ma la resa della più antica bottega della città è un campanello d’allarme che è difficile lasciar passare inosservato. (La Stampa)

La chiusura è stata annunciata con un post su Facebook da Nadia e Sonia Calarco, le due sorelle titolari della libreria. Nel 2015 la libreria aveva lasciato la storica sede di via Garibaldi per trasferirsi in piazza Arbarello. (Today)

Ma anche Franco Mondini, Sepulveda, Littizzetto, Chiambretti, Gramellini e Chuck Palahniuk che ho personalmente accompagnato ai Murazzi. Il bar-libreria con affaccio su piazza Carignano, da sempre originale senza essere troppo fighetto, chiude, dopo quasi diciotto anni di attività. (La Stampa)