Vaticano: chi rifiuta il vaccino rischia licenziamento

Io Donna ESTERI

Nello Stato Pontificio la vaccinazione contro il Covid è su base volontaria.

Piuttosto è destinato «a consentire una risposta flessibile e proporzionata al bilanciamento tra la tutela sanitaria della collettività e la libertà di scelta individuale»

Un dipendente “no vax” che lavora in Vaticano potrebbe avere vita (professionale) breve.

Conseguenze gravi per chi rifiuta il vaccino anti Covid 19. La norma parla chiaro e ogni altra variante interpretativa è impossibile. (Io Donna)

La notizia riportata su altre testate

In sostanza chi rifiuta il vaccino, la Santa Sede si appresta a finire per inizio marzo il ciclo di vaccinazioni per dipendenti e residenti, rischia il licenziamento se non ha un valido motivo, e anche se lo ha rischia un momentaneo demansionamento. (Radio Colonna)

Per chi invece si rifiuta "senza comprovate ragioni di salute" ci sono "conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro". Per i dipendenti che non fanno il vaccino è previsto fino al demansionamento per chi non può farlo per ragioni di salute, con il mantenimento dello stipendio. (Today)

Le vaccinazioni, facendo un calcolo a partire dal ritmo di persone vaccinate in queste prime settimane, dovrebbero andare avanti per almeno altre quattro settimane. Lo Stato pontificio ha iniziato le vaccinazioni il 13 gennaio, e tra i primi ad essere inoculato c’ è stato Papa Francesco, 84 anni, che il 3 febbraio si è sottoposto al richiamo. (Famiglia Cristiana)

Il Vaticano ha creato un vero e proprio decreto contro i no vax che prevede, tra le altre cose, il licenziamento. Linea dura. Anche se il vaccino anti covid verrà somministrato su base volontaria, il Vaticano decide di adottare una linea dura contro i dipendenti no-vax. (LettoQuotidiano)

Anche il Vaticano, ad esempio, ha i suoi potenziali No Vax. Anche il Vaticano, ad esempio, ha i suoi potenziali No Vax (QUOTIDIANO.NET)

vaccino anti-Covid sarannodemansionati con mantenimento dello stipendio (ciò nella migliore delle ipotesi, ossia che ci siano serie ragioni di salute a impedirlo) ma in caso contrario, se altri ossia palesassero posture tipo no-vax e dintorni, i dipendenti saranno licenziati in tronco e ciao,anche se le autorità vaticane parlano di «conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapportodi lavoro». (www.ilsudonline.it)