Bankitalia stima per il 2021 crescita vicina al 5%

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(LaPresse) – La Banca d’Italia si allinea ufficialmente all’ottimismo di altre istituzioni come Fmi, Istat e Commissione europea e rivede al rialzo i ritmi di crescita in Italia.

Le proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel triennio 2021-23 elaborate dagli esperti di Bankitalia indicano per il 2021 una crescita pari a +4,4%, a +4,5% per il 2022 e a +2,3% per il 2023.ù

Milano, 11 giu.

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L'istituto ha anche alzato le stime d'inflazione: i nuovi pronostici danno un rincaro all'1,9% per il 2021, all'1,5% per il 2022 e all'1,4% per il 2023 Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde, commentando le discussioni del Consiglio direttivo. (Bluewin)

Secondo Largarde qualsiasi discussione sull'uscita dal Pepp (il programma di acquisti oer l'emergenza pandemica) è "prematura" e nel consiglio della Bce non se ne è parlato. KEYSTONE/AP Pool/OLIVIER MATTHYS sda-ats. (tvsvizzera.it)

Lo scrive lo staff macroeconomico della Bce che ha rilasciato le nuove valutazioni che tengono anche conto – si sottolinea – del fatto che nella prima metà del 2021 le misure di contenimento anti-contagio sono state più rigide di quanto previsto. (SardiniaPost)

"Siamo lontani dall'obiettivo di un'inflazione vicina, ma inferiore al 2%: siamo vicini, ma ancora non ci siamo". Per questi motivi la Bce ha deciso di mantenere una linea di politica monetaria molto accomodante, nonostante la valutazione dei rischi sullo scenario economico sia ora tornata "bilanciata e non più al ribasso", formula che non si vedeva dal dicembre 2018. (Italia Oggi)

“Il Consiglio direttivo ha approvato all’unanimità la dichiarazione introduttiva mentre c’è stata qualche divergenza su alcuni aspetti analitici, come il ritmo degli acquisti del Pepp”, ha concluso Christine Lagarde Lagarde: “È presto per chiudere il Pepp”. (Yahoo Finanza)

(LaPresse) – La Banca d’Italia è ottimista sulla crescita dell’economia italiana ma avverte che il profilo di crescita atteso “è fortemente dipendente dall’efficacia delle misure di sostegno e rilancio finanziate col bilancio nazionale e con i fondi europei, tra cui quelle delineate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”. (LaPresse)