Automotive, Bosch e Marelli annunciano centinaia di esuberi in tutta Italia

L'INDIPENDENTE ECONOMIA

La Bosch annuncia 700 esuberi nello stabilimento di Bari nei prossimi cinque anni, su un totale di 1.700 persone.

La Marelli, invece, rende noto il licenziamento entro giugno di 550 dipendenti su un totale in Italia di 7.700 occupati.

Frattanto i sindacati annunciano battaglia, dichiarando che metteranno in campo tutte le iniziative necessarie e vogliono un tavolo generale sull’automotive al Mise. (L'INDIPENDENTE)

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La produzione dell’azienda è tutta legata ai motori endotermici. È un problema che si riproporrà anche nel settore delle due ruote ma per il momento nessuno parla di progetti di riconversione green (inSella)

Sono tra i 300 e i 400 i lavoratori giovinazzesi impiegati alla Bosch, l’azienda che nei giorni scorsi ha annunciato 700 esuberi tra i suoi 1700 dipendenti. «È una crisi annunciata – scrive il Comitato per la Salute Pubblica – non giunge improvvisa. (GiovinazzoLive)

Lo spiega a Ilfattoquotidiano.it Giorgio Airaudo, segretario della Fiom Piemonte, da sempre impegnato nel settore delle quattro ruote. Nonostante la pandemia il gruppo Bosch ha chiuso il 2020 con profitti per 749 milioni di euro (Il Fatto Quotidiano)

Convocheremo le assemblee per informare i lavoratori per decidere poi le iniziative a sostegno di questa difficile vertenza”. Nell’incontro di verifica con la Regione Puglia la direzione Bosch dello stabilimento di Bari, tenutosi questa mattina, ha comunicato che l’80% delle proprie produzioni oggi è posizionato sulle motorizzazioni diesel, che per effetto del cambio verso l’elettrico, determinerà una eccedenza nei prossimi 5 anni di circa 700 esuberi. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

La notizia è arrivata dopo un incontro tra l’azienda, i sindacati e la regione Puglia. Sono questi i primi costi umani della transizione all’auto elettrica, la prima in Italia. (Il Manifesto)

Mise: “Conseguenza della transizione ecologica”. Gli esuberi annunciati da Bosch, secondo il ministero dello Sviluppo Economico sono una conseguenza della transizione ecologica. C’è bisogno urgente di avviare il tavolo sull’automotive per aprire il confronto su come affrontare la transizione tecnologica” (Il Primato Nazionale)