Regionali, Salvini nelle Marche fa tappa anche a Fano: "Stavolta vinciamo" - Foto

Occhio alla Notizia INTERNO

Il ‘capitano’ è tornato nelle Marche in vista delle prossime elezioni regionali che vedono Francesco Acquaroli di FdI come candidato governatore.

– “Infrastrutture, meno burocrazia e cambiamento”.

Sono le parole d’ordine citate dal leader della Lega Matteo Salvini durante la tappa a Villa Piccinetti a Fano, dove lo attendevano decine di iscritti e simpatizzanti.

Lunedì sera, nel telegiornale Occhio alla Notizia delle 20.30, trasmetteremo il servizio dedicato al tour di Salvini nelle Marche ed in particolare l’intervista realizzata durante la tappa fanese del leader della Lega. (Occhio alla Notizia)

Ne parlano anche altre testate

“Noi – ha aggiunto – vogliamo una scuola sana, aperta, sicura”. “Mi sembra voglia di ripartire”, ha concluso, prima di concedersi al consueto rito del selfie con i sostenitori. (Salernonotizie.it)

In piazza l'oste Mario Cattaneo. Presente in piazza a Codogno l'oste Mario Cattaneo, definito da Salvini nel suo comizio "un perseguitato che ha difeso se stesso e la sua famiglia". Cattaneo era tra i sostenitori che hanno accolto il leghista nella piazza di Codogno. (IL GIORNO)

“Piacenza e Codogno, che visiterò oggi, sono stati due luoghi simbolo della pandemia, ma saranno anche simboli della ripartenza – ha affermato il leader della Lega -. Salvini ha incontrato il sindaco Patrizia Barbieri, i vertici del Carroccio locale e molti cittadini a cui non ha risparmiato selfie e sorrisi. (Libertà)

Il segretario della Lega infatti si trova in treno mentre sta arrivando ad Andria ed è senza mascherina nonostante sia obbligatoria durante la permanenza a bordo, come spiegano le regole di Trenitalia e come abbiamo imparato all’epoca del video “Ti devi mettere la mascherinaaaa!”. (next)

"Un governo che si occupa di far ripartire il campionato di calcio ma tiene chiuse le scuole non ama l'Italia e gli italiani, non pensa al futuro dei nostri figli". .di Andrea Lattanzi (La Repubblica)

In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati. (Il Fatto Quotidiano)