Narciso Manenti, la Francia dice no all'estradizione dell'ex terrorista di Telgate

Corriere Bergamo - Corriere della Sera INTERNO

Dalla Corte di Cassazione francese arriva il no all'estradizione in Italia dell'ex terrorista di Telgate Narciso Manenti e degli altri nove rifugiati in territorio francese da decenni. Ad annunciarlo è la stessa Corte suprema che ha respinto «tutti i ricorsi presentati dal Procuratore» contro la decisione della Corte di Appello di Parigi che a fine giugno aveva deciso che il no alla richiesta dell'Italia. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Cassazione francese conferma il no all’estradizione di dieci ex terroristi. La rabbia dei familiari delle vittime: «Disgraziati». Nordio: «Abbiamo fatto tutto il possibile» Schiaffo all’Italia, dalla Francia no all’estradizione dei terroristi: inizio pena mai (La Stampa)

La vicenda era in piedi dal 2021, quando scattò l’operazione Ombre Rosse e vennero arrestati l’ex Lotta Continua Giorgio Pietrostefani; gli ex Br Giovanni Alimonti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio ed Enzo Calvitti; l’ex Autonomia Operaia Raffaele Ventura; l’ex Pac Luigi Bergamin e l’ex Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale Narciso Manenti. (Il Manifesto)

Il Guardasigilli: "Il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari" Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (ansa) (la Repubblica)

“La Corte - si legge nel dispositivo annunciato oggi a Parigi sull'estremo ricorso contro il rifiuto di estradare i 10 ex Br in Italia – ritiene che i motivi addotti dai giudici (in appello ndr), che discendono dal loro apprezzamento sovrano, sono sufficienti”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le domande di estradizione riguardavano l'ex di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, tra i fondatori dell'organizzazione, ottantenne e da tempo malato, condannato a 22 anni come uno dei mandanti dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi; sei ex militanti delle Brigate rosse: Giovanni Alimonti (classe ‘55) che deve ancora scontare 11 anni per banda armata e associazione terroristica, Roberta Cappelli (classe ‘55) che ha una condanna all'ergastolo per associazione con finalità di terrorismo, concorso in rapina aggravata, concorso in omicidio aggravato, attentato all'incolumità, Marina Petrella (classe ’54), che deve scontare l'ergastolo per omicidio, Sergio Tornaghi (classe ’58), condannato all'ergastolo per l’omicidio di Renato Briano, direttore generale della Ercole Marelli, Maurizio Di Marzio (classe ’61), che deve scontare 5 anni per tentato sequestro dell’ex dirigente della Digos di Roma, Nicola Simone, Enzo Calvitti (classe ’55), che deve scontare 18 anni, 7 mesi e 25 giorni e 4 anni di libertà vigilata per i reati di associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi; l'ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura (classe ’52), condannato a 20 anni per concorso morale nell'omicidio a Milano del vicebrigadiere Antonio Custra; l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) Luigi Bergamin (classe ’48), che deve scontare una condanna a 25 anni per associazione sovversiva, banda armata e concorso in omicidio; l'ex membro dei 'Nuclei armati contropotere territoriale' Narciso Manenti (classe ’57), che ha una condanna all'ergastolo per l'omicidio aggravato dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, assassinato a Bergamo il 13 marzo 1979. (Tiscali Notizie)

La decisione della più alta giurisdizione francese è stata resa nota al termine dell'esame, cominciato lo scorso 7 febbraio, dei ricorsi presentati dalla Procura di Parigi contro il rifiuto della Corte d'Appello, nel giugno 2022, di estradarli come chiesto formalmente dall'Italia. (AGI - Agenzia Italia)