D come didattica Ora la scuola deve cambiare

La Nazione INTERNO

Così ci affanneremo, ci preoccuperemo e torneremo presto a non parlare di scuola, discettando solo di virus e distanze.

E siamo tentati di pensare che, per quanto riguarda la scuola, il nostro problema più grande sia il virus.

Cristina Giachi * In questi giorni è tutto un gran parlare di apprendimento, didattica, aule.

La sfida che la dad ci propone non è nella distanza, ma nella prima d, quella di didattica

Perché. (La Nazione)

Su altri giornali

“La DAD è un surrogato della scuola che rischia di produrre effetti indelebili sulle future generazioni. Lo ha detto sulla sua pagina facebook il direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti sulla sua pagina facebook. (Genova24.it)

Sempre nel grado 13, il learning loss più alto si registra. in Puglia e in Campania; in Friuli Venezia Giulia e in Veneto i risultati medi, rispetto alla media nazionale 2021,. rimangono comunque più alti, mentre in Puglia e Campania gli esiti medi sono considerevolmente più bassi della media nazionale 2021 (Oggi Scuola)

Si riduce quindi l'effetto perequativo della scuola sugli studenti che ottengono risultati buoni o molto buoni, nonostante provengano da un ambiente non favorevole (i cosiddetti resilienti).I divari territoriali tendono ad ampliarsi. (AndriaViva)

O ancor peggio parte disuguali tra disuguali a svantaggio della scuola del Sud e delle aree depresse del Paese e delle classi sociali più deboli del Paese. Mancanza di investimenti nei decenni, non omogenea nelle regioni e nelle singole regioni stesse tra province e/o delle aree metropolitane, all’interno di questa scuola si inseriscono le prove Invalsi (Oggi Scuola)

Veniamo da un anno e più di dad, la famigerata didattica a distanza, ed è comprensibile che si volesse conoscere l’effetto sugli apprendimenti degli studenti. Due su cinque dei licenziati dalla scuola media, il 40%, si. (Il Mattino)

Il rischio di dispersione è concreto, soprattutto nei professionali, la scuola avrà bisogno dell’aiuto di tutti, compresi i diversi interlocutori sul territorio» Le riflessioni sugli strumenti È consapevole che ci sia molto da fare per risalire la china il vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale Bruno Di Palma. (Corriere della Sera)