Petrolio, prezzi in rialzo. Vertice Opec a Vienna

Il Messaggero ECONOMIA

(Teleborsa) - Si muovono al rialzo le quotazioni di greggio nel giorno in cui si riunisce l'Opec, a Vienna.

Dal vertice sono attesi maggiori tagli alla produzione di oro nero, nel tentativo di sostenere i prezzi ed evitare un eccesso di offerta il prossimo anno.

Nel frattempo, il future sul Brent londinese scambia in rialzo a 56,99 dollari al barile (+0,44%), mentre il greggio americano WTI guadagna lo 0,29% a 58,6 usd/bar. (Il Messaggero)

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A firmare la carta sono stati i ministri dell'energia russi e sauditi, Alexander Novak e Abdulaziz bin Salman. (Teleborsa) - La Russia e l'Arabia Saudita hanno firmato la carta per la cooperazione a lungo termine tra l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e i produttori di petrolio non appartenenti al cartello (Opec+). (Il Messaggero)

Dal vertice sono attesi maggiori tagli alla produzione di oro nero, nel tentativo di sostenere i prezzi ed evitare un eccesso di offerta il prossimo anno. Mi piace: Mi piace Caricamento... (Firenze Post)

L'Opec+ ha ridotto il volume dell'offerta a partire dal 2017 in risposta all'aumento esponenziale della produzione negli Stati Uniti, ad oggi il maggior produttore globale grazie alla rapida crescita della produzione dell'olio di scisto. (Yahoo Finanza)

L’OPEC + ha smesso di impegnarsi oltre il primo trimestre 2020, facendo in modo che analisti e operatori mettessero in discussione l’impatto degli ultimi ostacoli. West Texas intermedi di riferimento intermedio sono in calo venerdì poco dopo l’apertura regolare della sessione. (FX Empire Italy)

Perciò il governo di Riad non solo ha accettato un ulteriore taglio di 160 mila barili a suo carico, ma ha anche annunciato la proproga della riduzione volontaria saudita di 400 mila barili rispetto alla quota che ha sulla carta: quindi, come ha rivendicato il ministro dell’energia, principe Abdulaziz bin Salman, «il taglio totale dell’Opec+ arriva in realtà a 2,1 milioni di barili». (La Sentinella del Canavese)

Eni cresce dello 0,5%. Un punto critico nel corso dei colloqui era stato come condividere la divisione dei tagli tra i produttori.Poco mossi WTI e Brent, bene intonate Tenaris (+1,07%) e Saipem (+1,06%) che accelerano rispetto alla tarda mattinata. (Finanza.com)