Assalto alla sede della Cgil a Roma, il sindacato apre le sedi

Corriere della Sera INTERNO

Quanto è accaduto riporta piuttosto la memoria agli anni Venti del secolo scorso», dichiara Christian Ferrari, segretario generale della regione.

È deciso Enrico Letta: «Cambio i miei programmi e torno a Roma per andare alla sede della Cgil a portare la solidarietà mia e di tutto il Pd.

La terza reazione è stata una convocazione per il 16 ottobre a Roma di una manifestazione per chiedere lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Tra gli arrestati per gli scontri di sabato 9 ottobre a Roma c’è anche il leader del movimento ‘IoApro’ Biagio Passaro. Il movimento IoApro era stato istituito durante i mesi di zona rossa e arancione, come forma di protesta alla chiusura delle attività. (Today.it)

politica. 'Lo Stato reagisca' commenta Landini e annuncia per il 16 ottobre una grande mobilitazione nazionale. (TG La7)

E quasi per destino, 100 anni dopo la Cgil si trova di nuovo sotto attacco da movimenti neo-fascisti. La mattina alle 9 poi qualche decina di bandiere del sindacato sono comparse davanti alla sede di via Roma (il Resto del Carlino)

"Piena vicinanza alle forze dell’ordine e solidarietà al segretario provinciale Fabio Seggiani e nazionale Maurizio Landini" Fabio Seggiani, segretario della Cgil di Siena è amareggiato di fronte al centinaio di persone che, ieri mattina dalle 10, si sono trovate alla Lizza, davanti alla sede senese della Cgil. (LA NAZIONE)

Se ci si limita a condannarla solo quando non è quella di Governo – anche quando lo è – allora abbiamo un problema. Perché se davanti alla violenza governativa si fa finta di niente, in fin dei conti di quella violenza si diventa complici (L'AntiDiplomatico)

Voglio ringraziare tutte le persone che si sono sentite violentate da ciò che stava succedendo al movimento sindacale. Quella di ieri è una ferita democratica, un’offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti». (Corriere della Sera)