In Italia non esiste più la censura cinematografica

Secondo Nicola Borrelli, direttore della Direzione generale, “saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità”.

Nei decenni passati gli interventi della censura avvenivano addirittura in fase di sceneggiatura o di riprese

Questa funzione sarà in ogni caso mantenuta: è stata istituita con lo stesso decreto la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione generale cinema del Ministero della cultura, con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. (Wired.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Avete mai visto The Old Guard, giusto per citare la pellicola iper-correttissima stroncata dal nostro Correttore di bozze? Siamo il paese dei comitati e delle task force, figuratevi se potevamo perdere l’occasione. (Tempi.it)

Questo l’annuncio del ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura con il compito di verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori. (Today.it)

La censura cinematografica che “consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti ”, non esiste più. Questa Direzione avrà il compito di “ verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori”, ma non di impedirne l’uscita nelle sale. (Sputnik Italia)

«Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». In pratica «si mette in essere una sorta di autoregolamentazione e saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità» (Rolling Stone Italia)

Il film riceve il nulla osta con un divieto ai minori di 18 anni. Ma la novità è che ora un dodicenne accompagnato da un genitore potrà vedere un film vietato ai 14 e un sedicenne uno vietato ai 18. (ilGiornale.it)

La censura cinematografica è la possibilità, da parte dello Stato, di intervenire sulle opere cinematografiche, apportando modifiche oppure vietandone l’uscita. Censura cinematografica – Dario Franceschini ha firmato il decreto per l’abolizione definitiva in Italia (Team World)