'Esterno notte', interno Bellocchio

Il (nuovo) Moro di Bellocchio è, anzitutto e soprattutto, un Moro in assenza.

Tirare fuori la psicanalisi è da sempre e per sempre una condanna, per Marco Bellocchio.

Il salto che ha fatto l’Italia nella primavera del 1978 è stato parimenti uno sconquasso dello stato, e dello Stato, costituito.

Salto nel vuoto è il titolo di uno dei film più psicanalitici di Bellocchio (era il 1980, protagonisti erano i “fratelli” Michel Piccoli e Anouk Aimée). (Rolling Stone Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Legata al modo in cui Bellocchio ritrae la Democrazia cristiana e, in particolare, al modo in cui ritrae Giulio Andreotti, all’epoca presidente del Consiglio e figura dominante dello scenario politico italiano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Altro tema controverso è il rapporto con Andreotti, che Moro nel film definisce «freddo, impenetrabile, non umano», arrivando anche a dire «Andreotti, ti odio». Aldo Moro raffigurato come un Cristo che porta la croce. (leggo.it)

Qui sotto potete vedere il trailer di Esterno Notte: Un film in due parti, una serie in sei episodi a loro volta divisi in tre, oppure viceversa. (The Hot Corn Italy)

“Siamo molto orgogliosi della presenza al Festival internazionale di Cannes della serie ‘Esterno notte’. Conferma la giusta scelta di aver investito su questo progetto diretto da Marco Bellocchio, un grande Maestro del cinema italiano”, ha detto oggi a Cannes l’Amministratore Delegato della Rai Carlo Fuortes. (Rai Storia)

Tra questi ci sarà, fuori concorso, il regista italiano Marco Bellocchio che presenta al pubblico Esterno Notte, il suo ultimo film sul rapimento Moro, questa volta dando voce ai protagonisti, da Cossiga, a Papa Paolo VI, alla moglie di Moro, Eleonora. (ilmessaggero.it)

Un mondo che “si ci fosse luce sarebbe bellissimo”, ma che invece è l’esterno notte della nostra coscienza. VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA (MYmovies.it)