Scuole, in Piemonte oltre 300mila alunni tornano in aula: ma solo fino alla prima media

TorinoToday SALUTE

La deroga in ogni caso, può essere adottata da governatori, presidenti di provincia e sindaci, solo dopo aver consultato le autorità sanitarie competenti.

Il documento, che esautora i governatori delle singole regioni da ogni decisione, troverà applicazione fino al 30 aprile, data in cui scadrà lo stato d'emergenza, destinato però a essere prorogato.

Oggi, mercoledì 7 aprile, quasi 311mila tra bambini e ragazzi piemontesi, dal nido alla prima media, sono rientrati in classe. (TorinoToday)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Riapertura scuole, Anita in piazza: “Siamo delusi, nessuna ragione per seconda e terza media in Dad” Di. “È una situazione – osserva ancora Anita – che sta creando molti problemi anche psicologici a tanti studenti per questo ci piacerebbe conoscere non solo i dati del Covid anche i dati che riguardano la salute degli studenti”. (Orizzonte Scuola)

Appare altresì necessario continuare a promuovere il valore educativo di comportamenti rispettosi delle regole e attenti alla salute dell’altro. Ritorno a scuola e screening diagnostici. L’attuale quadro legislativo nazionale non prevede la possibilità di subordinare la fruizione in presenza dei servizi scolastici all’effettuazione. (Tuttoscuola)

In alcuni comuni, tra cui Pescara, a causa dei tanti contagi tra gli studenti, la chiusura aveva interessato tutte le scuole già diverse settimane prima dell’ordinanza regionale. Situazione diversa per i 17 comuni in zona rossa: lì le attività didattiche saranno in presenza solo fino alle classi di prima media. (AbruzzoLive)

"Già dalle prossime settimane, il sabato, organizziamo attività di recupero di alcune materie come italiano e matematica, rivolte agli studenti della scuola primaria La didattica a distanza regge, ma per un tempo limitato. (il Resto del Carlino)

Come previsto dal decreto legge del primo aprile, domani ripartirà la didattica in presenza per gli alunni delle scuole d’infanzia, delle scuole primarie e per le prime classi delle scuole secondarie di primo grado, le “vecchie” scuole medie. (La Gazzetta di Reggio)

C’è, anche, da dire che con il nuovo decreto i margini di manovra per sindaci e presidenti di Regione sono cambiati; la derogabilità della disposizione sulla didattica in presenza fino alla prima media è prevista solo in date circostanze; cioè queste: “solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. (CatanzaroInforma)