Nomadland Un viaggio on the road alla scoperta di esistenze ai margini della società, vincitore del Leone d'oro e di tre Oscar. - Leggi Euroroma.net

Perché Nomadland è un film ricattatorio, pur se costruito ad arte, che inonda lo spettatore con una retorica esagerata invischiandolo senza possibilità di scampo.

In realtà il terzo lungometraggio di Chloé Zhao trae ispirazione da Nomadland – Un racconto d’inchiesta della giornalista Jessica Bruder.

Intanto Nomadland prosegue a raccontare le storie di Fern (Frances McDormand) e tutti gli altri “nomadi” moderni non per scelta ma per necessità. (Euroroma.net)

Ne parlano anche altri media

Da oggi si può vedere su Disney+ – quindi anche su Sky Q. È anche un documentario sulla fine del lavoro negli States. Da oggi “Nomadland” si può vedere su Disney+ – quindi anche su Sky Q – : da ieri è nelle poche sale che hanno avuto l’ardire economico di aprire. (IlNapolista)

(Di venerdì 30 aprile 2021) Il film di Chloé Zhao, che descrive un fenomeno molto radicato in alcune zone degli Stati Uniti, ha vinto tutto quello che poteva vincere, dal Leone d’Oro a Venezia a tre premi Oscar. (Zazoom Blog)

Da giovedì 6 maggio il Cinepark Apollo, in via del Carbone, riapre le sue 4 sale dopo lo stop forzato dovuto alle misure di contenimento alla diffusione del Covid-19. (La Nuova Ferrara)

Diretto dalla premio Oscar Chloé Zhao, il miglior film del 2021 – Nomadland è uscito nei cinema il 29 aprile e oggi debutta anche sulla piattoforma streaming Disney+. Ha trionfato per tutto il resto della stagione cinematografica: ha vinto il Leone d’oro, il Golden Globe, e l’ Independent Spirit Award come miglior film (SuperGuidaTV)

Curioso visto che ha già in cantiere due film che suonano diametralmente opposti a questo e al precedente The Rider. Nomadland. (spettakolo.it)

In Nomadland, il film che le è valso la sua terza statuetta, McDormand propone la ruvida e allo stesso tempo struggente interpretazione di Fern. Il film si avvale dell’interpretazione di un’incredibile Frances McDormand, attrice già due volte premio Oscar nel 1996 e nel 2018, rispettivamente per Fargo e Tre manifesti a Ebbing, Missouri. (FilmPost.it)