Funivia Mottarone, nuove analisi sui reperti, Procura presenta ricorso a scarcerazione indagati

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Il Gip la scorsa settimana non ha convalidato i fermi dei tre indagati non riscontrando alcun motivato pericolo di fuga e ritenendo quindi la carcerazione una misura eccessivamente severa.

I due infatti – pur rimanendo indagati – sono infatti tornati in libertà e agli arresti domiciliari resta solo Gabriele Tadini, l'uomo che avrebbe ordinato l'installazione dei "forchettoni" che hanno manomesso il freno d'emergenza della cabina numero 3, poi precipitata al suolo con le 15 persone che stava trasportando. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

Le pm specificano che “dal momento del tragico incidente sono trascorsi solo 11 giorni” e definiscono la richiesta “intempestiva e prematura”. Il presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco, ha infatti riassegnato il fascicolo alla gip titolare, togliendolo di fatto dalle mani della gip supplente Donatella Banci Buonamici, che aveva rigettato la richiesta di convalida del fermo della procura, scarcerando i tre indagati. (LaPresse)

Il presidente del tribunale di Verbania Luigi Montefusco ha riassegnato il caso della funivia del Mottarone al Gip Titolare Elena Ceriotti, estromettendo dal procedimento la Gip supplente Donatella Banci Buonamici . (AGI - Agenzia Italia)

La decisione del Tribunale avrà ovviamente effetti immediati: porterà i faldoni del caso funivia sul tavolo di un altro magistrato - scrive Nicola Porro sul suo sito - E che giudice, la signora è anche presidente della sezione penale del medesimo tribunale. (ilGiornale.it)

Il presidente del Tribunale Luigi Montefusco ha firmato oggi un provvedimento nel quale toglie di fatto al gip Banci il fascicolo relativo alla tragedia del Mottarone, assegnandolo al gip Elena Ceriotti. (Azzurra TV)

Ebbene stamattina il presidente del Tribunale di Verbania ha esonerato la Gip che si era opposta alle carcerazioni della Procura. Pochi giorni dopo un Gip, coraggioso, mette il reo confesso agli arresti domiciliari e fa scarcerare gli altri due. (Nicola Porro)

Il testimone ascoltato dai carabinieri si chiama Pietro Tarizzo, da quasi 4 anni è stagionale presso l'impianto di Stresa-Mottarone. In Procura, da quella maledetta domenica, sono sfilate - come persone informate sui fatti - i testimoni che si trovavano in quella zona. (ilGiornale.it)