Voli fantasma nei cieli europei. Le compagnie: “Costretti a farli per non perdere gli slot”. Appello alla Ue

Roccarainola.net ECONOMIA

Le compagnie aeree sono costrette a effettuarli, anche con pochissimi passeggeri a bordo, pur di conservare le finestre di decollo dagli aeroporti e di atterraggio.

Al momento, le norme europee impongono di fare almeno il 50% dei collegamenti per ogni rotta.

In caso contrario, le compagnie rischiano di perdere le finestre assegnate loro (o slot)

– Voli fantasma continuano a solcare i cieli europei. (Roccarainola.net)

Su altri giornali

E’ quanto evidenzia un portavoce della Commissione europea davanti alle crescenti pressioni di alcuni vettori, capitanati da Lufthansa, che chiedono di modificare la quota minima di voli da effettuare per mantenere intatti i propri slot negli scali europei. (Travelnostop.com)

“Lasciate le regole degli slot come erano prima della pandemia e sarà il mercato a risolvere il problema”, ha dichiarato Varadi a Reuters. “Saremmo in grado di operare quegli slot negli aeroporti vincolati, quindi perché restano protetti a beneficio dei vettori tradizionali che non sono in grado di sfruttarli?”. (Travel Quotidiano)

Un numero di voli fantasma che sembra destinato a crescere nei prossimi mesi, stando a quanto dichiarato da Lufthansa. E l’amministratore delegato di Ryanair gli risponde: “Abbassate i prezzi o vendete gli slot”. (EuropaToday)

Le compagnie aeree europee stanno operando un crescente numero di voli semi vuoti o vuoti perché costrette dalle regole europee sugli slot. (Agenzia askanews)

“Un volo a corto raggio su un 737 emette circa 18 tonnellate di CO2 all’ora, quasi il doppio di quello che una persona in Europa emette in un anno intero – ha commentato l’attivista Catherine Livesley, fondatrice del No fly travel club, intervistata da Euronews -. (SuperEva)

Un portavoce della Commissione europea mette un punto alla polemica sui voli vuoti. Una situazione, aveva fatto notare Spohr, che "non può che danneggiare l'ambiente, all'opposto di ciò che la Commissione europea vuole ottenere con il suo programma "Fit for 55". (QUOTIDIANO NAZIONALE)