Bosch, a rischio l’intero stabilimento di Bari

FormulaPassion.it ECONOMIA

Quanto alle produzioni non diesel, invece, oggi sembrano in grado di assicurare al massimo 450 posti di lavoro.

E la Fiom lamenta: “Bosch Bari si è limitata ad annunciare la collaborazione con una società esterna incaricata di sondare il mercato per individuare progetti da sviluppare nei prossimi anni

Ma non solo: pare addirittura che, durante il tavolo di ieri in Regione Puglia, sia venuto fuori che molto probabilmente nei prossimi anni sarà a rischio l’intero stabilimento che la multinazionale possiede a Bari. (FormulaPassion.it)

Su altri giornali

La produzione dell’azienda è tutta legata ai motori endotermici. La regione Puglia ha aperto un tavolo permanente di crisi per cercare di risolvere la vertenza. (inSella)

La Bosch, nella grande zona industriale del capoluogo, è l’insediamento più grande dopo l’ex Ilva di Taranto Settecento esuberi su 1700 operai. (Il Manifesto)

Frattanto i sindacati annunciano battaglia, dichiarando che metteranno in campo tutte le iniziative necessarie e vogliono un tavolo generale sull’automotive al Mise. La Marelli, invece, rende noto il licenziamento entro giugno di 550 dipendenti su un totale in Italia di 7.700 occupati. (L'INDIPENDENTE)

«È una crisi annunciata – scrive il Comitato per la Salute Pubblica – non giunge improvvisa. Sono tra i 300 e i 400 i lavoratori giovinazzesi impiegati alla Bosch, l’azienda che nei giorni scorsi ha annunciato 700 esuberi tra i suoi 1700 dipendenti. (GiovinazzoLive)

Convocheremo le assemblee per informare i lavoratori per decidere poi le iniziative a sostegno di questa difficile vertenza”. Nell’incontro di verifica con la Regione Puglia la direzione Bosch dello stabilimento di Bari, tenutosi questa mattina, ha comunicato che l’80% delle proprie produzioni oggi è posizionato sulle motorizzazioni diesel, che per effetto del cambio verso l’elettrico, determinerà una eccedenza nei prossimi 5 anni di circa 700 esuberi. (Borderline24 - Il giornale di Bari)

Mise: “Conseguenza della transizione ecologica”. Gli esuberi annunciati da Bosch, secondo il ministero dello Sviluppo Economico sono una conseguenza della transizione ecologica. C’è bisogno urgente di avviare il tavolo sull’automotive per aprire il confronto su come affrontare la transizione tecnologica” (Il Primato Nazionale)