La burocrazia frena il decreto flussi: lavoratori già formati sono rimasti senza nullaosta

la Repubblica INTERNO

Il governo - dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani - sta studiando la strategia per il nuovo decreto flussi. "Vorremmo avere lavoratori che arrivano nel nostro Paese già formati". Peccato che il problema, vista l'assoluta inadeguatezza degli uffici italiani a cui sono demandate le pratiche, non è formarli a casa loro ma, molto più banalmente, evadere la burocrazia che serve per farli arrivare a casa nostra (la Repubblica)

Su altre fonti

In cima all’agenda dell’esecutivo la gestione dei flussi con l’Africa in vista dell’inverno. L’Italia mira a diventare un punto di riferimento per i Paesi pronti a cooperare Francesco Grignetti (La Stampa)

Milano, 4 dic. Dialogare sulle sfide del Mediterraneo è un'occasione di confronto preziosa e irrinunciabile. (Libero Tv )

Di Monica Guerzoni La premier: sui flussi non possiamo agire da soli, ci vuole più Ue sul fronte Sud. Tajani andrà in Libia (Corriere della Sera)

Un discorso che ha fissato chiaramente la necessità di un approccio multilaterale alle grandi questioni che da decenni funestano il raggiungimento della pace e della prosperità in molti territori dell’area del cosiddetto "Mediterraneo allargato", senza dimenticare la scottante attualità delle ondate migratorie provenienti dall’Africa subsahariana e dei diritti civili negati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'intervento del Presidente del Consiglio (Corriere TV)

L’APPROCCIO – Una differenza di non poco conto rispetto alle altre compagnie, che avevano un approccio decisamente più colonialista. “Noi non entriamo più come degli estranei in questi Paesi ma in un ambito di cooperazione. (Sky Tg24 )