Mascherine FFP2, quando e dove sono obbligatorie

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Inoltre, devono essere indossati in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus).

Con l'entrata in vigore del nuovo decreto, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (ovvero le mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati all’aperto su tutto il territorio nazionale.

Ma scherine sui luoghi di lavoro e a casa. (BolognaToday)

Ne parlano anche altre testate

Perchè la Ffp2 garantisce la maggiore protezione. La Ffp2 “protegge di più non per il materiale – precisa l’esperta – ma per la sua maggiore aderenza al volto Non si deve trattare necessariamente di 40 ore di fila, però: se si utilizza un’ora al giorno per fare la spesa, si può tenere anche 15 giorni, a patto di conservarla bene. (Quotidiano di Sicilia)

“Intanto va ricordato – spiega all’Adnkronos salute – che la Ffp2 va gettata dopo 6-8 ore di utilizzo: non è un dispositivo di protezione riutilizzabile. Ecco alcune regole fondamentali che, secondo Fabrizio Pregliasco docente di Igiene alla Statale di Milano, contribuiscono a mantenere intatto il loro potere filtrante. (Caffeina Magazine)

La Francia ha consigliato vivamente di non utilizzare mai più le mascherine FFP2 perché sono fatte con il grafene, ossia un materiale molto usato in ambito tecnologico. Utilizzando il grafene indotto dal laser (LIG), il tasso di inibizione migliora fino a circa l’81% (Computer Magazine)

Come conservare le mascherine (e quanto tempo usarle). Meglio non metterla sotto la Ffp2. (Today.it)

La maschera facciale dovrebbe aderire perfettamente al viso con il minor spazio possibile tra il viso e la maschera». Il tempo di utilizzo della mascherina non deve superare le otto ore, ma è consigliabile sostituirla già alla sesta ora (Leggo.it)

In tutta Italia è anche in vigore l’obbligo di mascherine all’aperto: una regola non sempre rispettata. “C’è una parte della popolazione sempre riluttante a usarla, che dopo due anni non sa come indossarla – spiega Nino Cartabellotta, della Fondazione Gimbe – ma la maggior parte della popolazione ha seguito l’uso della mascherina che ormai è come un capo d’abbigliamento” (LaPresse)