“Antifa Hier”: sulla porta del sindaco di Milano Beppe Sala la risposta all’atto antisemita di Mondovì

TargatoCn.it INTERNO

Sullo sfondo il cartello sulla porta di casa di Beppe Sala.

E in risposta alle parole comparse a Mondovì, Sala ha voluto postare sul suo profilo Instagram il cartello, affisso alla porta di casa propria.

La porta imbrattata con il gesto antisemita è stata, in passato, la porta di casa della stessa Lidia Rolfi, partigiana deportata politica.

Nel riquadro in alto Beppe Sala.

Anche Enrico Mentana, direttore del Tg La7, ha postato sul suo profilo Instagram l’immagine della porta di casa Rolfi imbrattata dallo spray nero. (TargatoCn.it)

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"Antifa Hier", ovvero: qui vive un antifascista. Il sindaco di Milano ha voluto condannare il brutto gesto avvenuto nei giorni scorsi a Mondovì, dove la porta di casa dell'ex partigiana Lidia Rolfi è stata imbrattata con una scritta anti-semita. (Sputnik Italia)

Il sindaco di Milano ha postato la foto della porta di casa sua con il cartello sul profilo Instagram e sotto ha commentato: «Qui vivo io». Una scritta, «Juden hier», che ha fatto molto discutere e che è stata commentata così da Bruno Maida, storico che con Lidia Beccaria Rolfi ha scritto diversi libri: «Ho attraversato questa porta molte volte. (Open)

Da Pavia si erano ben presto diffusi anche nel resto d'Italia, ed erano stati affissi sulle abitazioni come forma di lotta contro il ritorno di pericolose ideologie. Il precedente: gli adesivi apparsi nel marzo del 2018. (Milano Fanpage.it)

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Nel frattempo i proprietari dell'abitazione di Mondovì hanno provveduto a denunciare il caso, su cui sta indagando la Digos di Cuneo. La Rolfi lavorò per l'Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l'Associazione nazionale ex deportati. (ilGiornale.it)