Pd con Sinistra e Verdi, Calenda: «Noi o loro», ma Letta non si arrende

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https://t.co/ySW7bKIWoF — Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 5, 2022. La risposta di Calenda, in base al resoconto di chi era presente, è ruvida.

L’incontro viene fissato per le tre di pomeriggio all’Arel, l’associazione del segretario dem ereditata dal suo mentore Beniamino Andreatta.

Invece grazie all’accordo con Azione e +Europa la partita è iniziata e si può vincere», ha detto Letta l’altra sera Letta a La7. (ilmattino.it)

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Un seggio garantito per Di Maio. Come tenere avvinti tutti questi soggetti che in comune hanno meno di zero? Anche perché al centro dello spazio politico, ad egemonizzare l’offerta centrista, moderata e liberale, è rimasto il solo, gongolante Matteo Renzi (Nicola Porro)

Le domande sorgono naturali di fronte al nascente patto che in queste ore legherà il Pd alle ali estreme di sinistra in un’alleanza solo elettorale che rischia di non essere una proposta di governo. Alla luce di questo, il patto con i rossoverdi corre il pericolo di risultare passatista. (ilmessaggero.it)

E, accanto al Centro, può prenderne il largo anche una politica di centro. Il Centro, adesso, può decollare realmente nella cittadella politica italiana. (L'HuffPost)

Infatti il Pd ha ritenuto di avere nel M5S il suo alleato fondamentale e addirittura per la sinistra del Pd, Conte avrebbe potuto essere il punto di riferimento per tutto lo schieramento progressista. La prima era l’appello alla unità antifascista contro Annibale alle porte, ma l’unita antifascista ha un modello ben preciso: deve coinvolgere tutto e tutti (L'HuffPost)

Erano passate solo poche settimane da quel tweet («Enrico, stai sereno»), divenuto negli anni divenuto sinonimo di sgambetto (o peggio, pugnalata alle spalle) in arrivo. Le battute e le stilettate, tra Letta e Renzi, su questo non sono mai mancate (ilmattino.it)

Ma per fare che cosa se non perdere di sicuro a vantaggio del centrodestra, come lo stesso Letta aveva ammesso prima di avviare le trattative e di annunciare l’accordo stipulato con Calenda? Che non ha immaginato il segretario del Pd nella clinica neurologica o nel pantano proposti tra titoli e titoletti dal Foglio, ma in uno studio di oculista. (Start Magazine)