Comunali Torino, Damilano al campo rom della Falchera: «Sì al sequestro delle roulotte»

Corriere della Sera INTERNO

«Nelle periferie — continua Damilano — mi chiedono “fino a quando?” Fino a quando dovremo sopportare che di essere abbandonati?

«Se sarò sindaco io, via libera al sequestro delle roulotte dopo 48 ore dalla diffida».

Di la c’è il passato contro il futuro, contro persone che sanno come usare il denaro»

A cinque giorni dal ballottaggio, il candidato di centrodestra Paolo Damilano si è recato al campo rom di Falchera, una dozzina di camper alle spalle della stazione Stura, posizionati lì da due mesi. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Sky TG24 torna a essere la casa dei confronti: in vista dei ballottaggi per le elezioni comunali , previsti per il 17 e 18 ottobre, sul nostro canale è andato in onda il faccia a faccia tra i candidati sindaci di Torino. (Sky Tg24 )

Damilano: «Torino non può andare in crisi ogni volta che chiude un’azienda Ieri Stefano Lo Russo e Paolo Damilano si sono confrontati nel dibattito organizzato da La Stampa e moderato dal direttore Massimo Giannini alla Nuvola Lavazza. (La Stampa)

Quello che però mi spiace è che non vorrei che tutti questi episodi, che certamente vanno condannati, in qualche modo possano distogliere l’attenzione da quelle che saranno le elezioni più importanti dal dopoguerra ad oggi. (Il Fatto Quotidiano)

Si sono infatti soffermati a trattare punti come il Robaldo, lo stadio Olimpico Grande Torino e il Filadelfia. Due visioni diverse che hanno però un obiettivo in comune: consolidare il rapporto tra il club granata e la città di Torino. (Toro.it)

L’imprenditore ha per certi versi il problema inverso, deve cercare di smobilitare gli astenuti (concentrati tra l’elettorato di destra) e per farlo punta ad alzare i toni dopo la pacatezza del primo turno. (Corriere della Sera)

"Se sarà sindaco applicherò la legge con determinazione e volontà. Le leggi ci sono, ma la differenza la fa la determinazione e la volontà nell'applicarle" (La Repubblica)