A Saronno sabato 18 settembre il quarto incontro a sostegno delle donne afghane

SaronnoNews.it ESTERI

«Nelle mani e dalle finestre delle case, un drappo blu, come quello che le vuole nascondere – continua il comunicato -.

«Le donne e le bambine afghane sono di nuovo schiave, private di diritti e di libertà – scrivono gli organizzatori –.

Coraggiose, nelle strade di Kabul gridano: le donne afghane esistono e chiedono: sostenete la nostra voce; non ci fare sparire; mondo, riesci a sentirci?

Quarto incontro a Saronno sabato 18 settembre a sostegno di donne e bambine dell’Afghanistan. (SaronnoNews.it)

Su altre testate

Dopo aver ripreso il potere in Afghanistan il 15 agosto, i nuovi leader talebani hanno riacquistato quella continuità Quindi stanno esprimendo una sorta di linguaggio di protesta pubblicando immagini di se stessi in abiti tradizionali colorati sui social media. (The Teller)

Sono scesi in piazza per rimanere al fianco delle donne afghane, contro la denigrazione e l’oppressione. Inoltre chiediamo di garantire protezione permanente ed assistenza a tutti coloro che tenteranno di arrivare in Europa attraverso la cosiddetta rotta balcanica» (ilmattino.it)

Sempre durante le manifestazioni della Mostra, due esponenti della Resilienza afghana, la regista Shahrbanoo Sadat e l’attivista Zahra Ahmadi,ha n n o ricevuto u n riconoscimento speciale dal Women in cinema Award (WiCA). (codacons.it)

Una forza che quest’anno ha avuto un esempio preciso: le donne afghane. «U na forza che non contrappone ma unisce, una forza che non è solo virile. (Notizie - MSN Italia)

Niente lavoro, niente sport, niente abiti sgargianti, niente libertà. COM'È NATA LA CAMPAGNA SOCIAL #DONOTTOUCHMYCLOTHES? (Focus Junior)

Così, se sui social network le donne stanno cercando di ritagliarsi uno spazio di libertà, tra i corridoi delle università la realtà è un’altra. “Indossare il burqa è terribile, toglie il respiro” accusa Telaya – un nome di fantasia – all’agenzia Dire. (Dire)