Hong Kong ultimo atto, votata a Pechino la «legge di sicurezza»

Corriere della Sera ESTERI

Reagisce anche Chris Patten, 28° e ultimo governatore britannico di Hong Kong (poco apprezzato da Pechino che lo definì «prostituta millenaria»).

Gli Stati Uniti revocano lo status commerciale distinto e preferenziale per Hong Kong: Mike Pompeo ieri ha dichiarato il blocco delle forniture «sensibili» al territorio.

Con la legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina «Hong Kong diventerà uno stato di polizia segreta» scrive su Twitter l’attivista pro-democrazia Joshua Wong. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

«Questa legge rischia di minare seriamente l'alto livello di autonomia di Hong Kong e l'indipendenza del potere giudiziario. Le ipotesi di sanzioni, soprattutto Usa, «non ci spaventano», ha aggiunto: il Dipartimento del Commercio americano ha congelato lo speciale status vantato nei rapporti bilaterali da Hong Kong. (Ticinonline)

I manifestanti protestano contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale, recentemente entrata in vigore. In totale, sono state arrestate più di 300 persone con varie accuse, tra cui assemblea illegale, possesso di armi e violazione della legge sulla sicurezza nazionale. (Euronews Italiano)

«Hong Kong diventerà uno stato di polizia segreta». La legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina «segna la fine della Hong Kong che il mondo conosceva. Nel pomeriggio, l’agenzia ufficiale Xinhua dovrebbe fornire il testo della legge di cui sono circolate finora solo scarne anticipazioni. (Corriere del Ticino)

La mossa, che ha causato la dura opposizione di Usa, Ue e Gran Bratagna, è vista come una stretta all'ampia autonomia di Hong Kong prevista al momento del passaggio della città dalla sovranità di Londra a quella di Pechino (Avvenire)

“Una legge sulla sicurezza nazionale è stata imposta a Hong Kong attraverso un processo a cui nessuno a Hong Kong ha partecipato, con contenuti che nessuno conosce. Il principio un paese due sistemi – secondo il quale Hong Kong appartiene formalmente alla Cina pur avendo un proprio ordinamento politico e amministrativo – viene minato dalle fondamenta. (Wired Italia)

In una lunga nota, Lam si dice “incoraggiata dal forte sostegno pubblico” e fiduciosa che “i disordini sociali che hanno turbato la gente di Hong Kong per quasi un anno si allentino” con il ripristino della stabilità, il ritorno allo sviluppo economico per migliorare il sostentamento delle persone. (Libertà)